Omessa diagnosi, nasce bimbo down. L'azienda sanitaria pagherà mezzo milione di euro
La sentenza del tribunale di Pordenone riconosce la responsabilità medica dei fatti risalenti alla fine degli anni duemila. La gestante non venne sottoposta agli esami di screening e alla diagnostica prenatale
PORDENONE - Ammonta a quasi mezzo milione di euro la somma che l'Aulss 4 Veneto Orientale e l'allora primario di ostetricia e ginecologia di Portogruaro dovranno pagare per responsabilità medica conseguente all'omessa diagnosi di malformazione genetica (sindrome di down) del bimbo di una giovane donna. Lo stabilisce una sentenza del Tribunale di Pordenone. La battaglia dei genitori è iniziata nel 2012. "All'esito della causa civile promossa - spiega lo studio legale della donna - è emerso che il sanitario non ha sottoposto la donna agli esami di screening e alla diagnostica prenatale, né ha provato di avere dato alla paziente un'informazione adeguata ed esaustiva sugli stessi». Il Tribunale ha accolto la domanda di risarcimento del danno per omessa informazione ed errore medico e ha liquidato il danno patrimoniale da nascita indesiderata del figlio causata dall'errore medico, costituito dal costo economico maggiore di quanto necessario al mantenimento di un figlio non affetto da quella malformazione.