1 maggio 2024
Aggiornato 15:00
Prima regionale dal 21 al 23 marzo

Gabriele Lavia è Il Padre di Strindberg: la famiglia alla resa dei conti, al Teatrone

L’atteso ritorno del grandissimo protagonista della scena italiana, regista e interprete con Federica Di Martino di un dramma che sgretola i paradigmi del mondo borghese

UDINE – Le certezze della famiglia borghese affondano in una voragine di velluto rosso sangue trasportando con sé i mobili, gli oggetti, i simboli di un mondo fatalmente in rovina, mentre sul palcoscenico si consuma un appassionante e implacabile thriller psicologico. È questo Il padre di August Strindberg che il grandissimo Gabriele Lavia porta in scena nel doppio ruolo di regista e interprete con Federica Di Martino, e che vedremo in prima regionale al Teatro Nuovo Giovanni da Udine da mercoledì 21 a venerdì 23 marzo con inizio sempre alle 20.45. Giovedì 22 marzo alle 17.30 la compagnia dello spettacolo incontrerà il pubblico nel foyer del Teatro per un nuovo appuntamento di Casa Teatro dal titolo «Il peso della realtà. Re Senza terre». Conduce Roberto Canziani, studioso e critico del teatro. Ospite lo psicologo e psicoanalista Gelindo Castellarin.

IL DRAMMA - Composto nel 1887 in una manciata di mesi, Il padre di Strindberg è un dramma scritto «con l’ascia, non con la penna», come lo definì lo stesso autore: un avvincente omicidio psichico perpetrato con spietata determinazione. Lo statuario autoritarismo del Capitano Adolf viene a scontrarsi con la moglie Laura sull’educazione da impartire alla figlia Berta. La donna non esita a instillare nell’animo dell’uomo un dubbio atroce: la sua stessa paternità. Il lungo calvario mentale di Adolf lo sprofonda in un’angoscia devastante, fino a farlo precipitare, come spiega lo stesso Gabriele Lavia «nell’abisso della perdita di ogni ‘certezza ontologica’ dello statuto virile della paternità». Il crollo nella follia di un uomo che si credeva d’acciaio e si rivela di cristallo trascina con sé nella rovina i fondamenti del patriarcato e di un secolo, l’Ottocento. La casa, la famiglia, la resa dei conti, motivi simbolici per il drammaturgo svedese, vengono qui portati a un confronto ultimativo, che si impone con la lucidità dell’allucinazione.

INFO - Biglietteria del Teatro aperta dalle 16 alle 19 (chiuso la domenica, il lunedì e i giorni festivi). L’acquisto dei biglietti è possibile anche al temporary ticket store del teatro alla Libreria Feltrinelli di via Canciani a Udine (tutti i mercoledì, orario 10-13 e 13.30-18), online su www.teatroudine.it e www.vivaticket.it e nei punti vivaticket. Per info: tel. 0432.248418 e biglietteria@teatroudine.it. Previste speciali riduzioni per i possessori della G-Teatrocard.