19 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Eleioni

Regionali Fvg: Elio De Anna in pole per la candidatura

Il centrodestra non riesce a decidersi, mettendo in estrema difficoltà le compagini costrette a raccogliere le firme

UDINE - Se non fosse che di mezzo c’è la guida della Regione per i prossimi cinque anni, quella messa in scena dal centrodestra del Fvg (ancora a caccia del candidato presidente) potrebbe essere una telenovela tanto comica quanto tragica. L’ultimo nome spuntato mercoledì sera da un cilindro che, ahi loro, non è gestito da un mago, ma da un’accolita di politici irresponsabili (visto che a rischio c’è la raccolta delle firme), è quello dell’ex presidente della Provincia di Pordenone ed ex consigliere regionale azzurro, Elio De Anna. Il suo nome lo hanno fatto gli azzurri, i leghisti e i Fratelli d’Italia. E lo stesso Berlusconi. Eppure, il cerchio non si è ancora chiuso, anche se De Anna allo stato delle cose (che potrebbero mutare nel corso della notte) pare il candidato designato. L’ultimo e il definitivo.

UN’ALTRA GIORNATA DI CONVULSE TRATTATIVE - Dunque, nel corso dell’ennesima, convulsa giornata di trattative, ci sono alcuni verdetti. Il primo riguarderebbe, condizionale d’obbligo ai tempi della morte della politica, l’uscita di scena del duo azzurro Riccardi (le cui quotazioni per diventare il sostituto della Serracchiani sono ridotte al lumicino) e Savino (la coordinatrice di un partito che in Fvg non esiste più, almeno dal punto di vista organizzativo). L’altro verdetto riguarda i sindaci  di Cividale e Gorizia, Balloch e Ziberna. Entrambi sarebbero piaciuti al Cavaliere e alla Lega (è ormai appurato, come sempre abbiamo scritto, che Fedriga vuole rimanere a Roma e che la sua candidatura sarebbe soltanto un noblesse oblige nei confronti di Salvini), ma la legge impedisce loro di candidarsi come possibili presidenti.

DE ANNA NON CONFERMA - Nel novero delle ipotesi in giornata sono rimaste in vita quelle che riguardano l’ex sindaco di Gorizia, Ettore Romoli, e il presidente nazionale di Federlegno, Roberto Snaidero. Ma le loro quotazioni sono al ribasso. In pista c’era anche il neo senatore Renzo Tondo, che sarebbe pronto a immolarsi per il Fvg, ma che al momento riamane in panchina rispetto a De Anna. Il quale, tuttavia, mercpledì sera al telefono ci ha riferito che la sua candidatura è uno scherzo d’aprile anticipato, visto «che mi trovo in ambulatorio e nella sala di attesa ci sono ancora otto persone». Insomma, mentre tutto il centrodestra lo dà in partenza per Roma, lui afferma di non saperne nulla.

IL REBUS FIRME - Vero è che il centrodestra deve fare in fretta. Forza Italia, Fratelli d’Italia ed eventualmente e Progetto Fvg e Regione speciale (saranno disponibili a creare una lista a supporto di un forzista visto il tifo che hanno fatto per Fedriga?) devono raccogliere rispettivamente 5mila firme entro il 25 marzo. Un’impresa in tempi in cui i partiti non possono contare su strutture organizzative, come si diceva. Il leader regionale della Lega Nord, Massimiliano Fedriga, dopo aver vinto il braccio di ferro con Riccardi, tifa ovviamente per una candidatura azzurra o terza. Per lui, al di là degli scenari politici nazionali, si spalancano importanti prospettive politiche dentro la Lega nazionale. Ma è consapevole che ogni ora che passa senza indicare il candidato presidente è un micidiale harakiri e un assist al centrosinistra e ai pentastellati, fin qui dati in ritardo elettorale rispetto allo strapotere, vero o presunto, del centrodestra.