29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Sabato 24 febbraio, dalle 20.45

‘Don Chisciotte’ arriva alla Corte di Osoppo

A partire dall'ultimo desiderio dei condannati a morte, prendono il via le avventure di una delle coppie comiche più famose della storia della letteratura

OSOPPO - Dopo in grande successo di Romeo e Giulietta presentato nella scorsa stagione, ritorna sul palco del Teatro della Corte di Osoppo una compagnia tanto attesa. Debutta sabato 24 febbraio, dalle 20.45, lo spettacolo ‘Don Chisciotte’ con la regia di Marco Zoppello e Michele Mori della compagnia Stivalaccio teatro.


Lo spettacolo
Giulio Pasquati, Padovano, in arte Pantalone e Girolamo Salimbeni, Fiorentino, in arte Piombino, sono due attori della celebre compagnia dei Comici Gelosi, attiva e applaudita in tutta Europa tra il 16° e 17° secolo. Sono vivi per miracolo. Salgono sul palco per raccontare di come sono sfuggiti dalla forca grazie a Don Chisciotte, a Sancho Panza ma sopratutto grazie al pubblico.
A partire dall'ultimo desiderio dei condannati a morte, prendono il via le avventure di una delle coppie comiche più famose della storia della letteratura, filtrate dall'estro dei due saltimbanco che arrancano nel tentativo di procrastinare l'esecuzione, tra mulini a vento ed eserciti di pecore. E se non rammentano la storia alla perfezione, beh, poco importa, si improvvisa sul tema dell'amore e della fame, del sogno impossibile, dell'iperbole letteraria, della libertà di pensiero e di satira con "l'unico limite: il cielo" come direbbe Cervantes. Uno spettacolo sul pubblico, per il pubblico e con il pubblico, perché è quest'ultimo che avrà il compito di salvare i due attori dalla morte...di salvare il teatro. Anche noi, attori dietro i "personaggi attori" abbiamo attinto in assoluta libertà a quel contenitore straordinario che è il Don Chisciotte, rimasticandolo in un tosco-veneto condito di emilianismi e francesismi e prendendoci il permesso di "tirare per la giacchetta" autori come Leopardi, Pulci, Ruzzante, Dante, De la Barca, Shakespeare e tanti altri.