29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
L'incontro

Centrodestra: accordo sui programmi, non sul nome del candidato

Ancora una fumata nera dall’ennesimo tavolo convocato in vista delle elezioni a Udine: Fontanini resta ‘sospeso’

UDINE - C’è l’ok all’intesa politico programmatica, all’unità di intenti, alla condivisione delle strategie elettorali. E’ questo, in estrema sintesi, quanto è emerso lunedì pomeriggio al termine del tavolo del centrodestra stando alle parole di quanti hanno partecipato al vertice: Zorro Grattoni e Maurizio Franz per la Lega, Ugo Falcone e Walter Rizzetto per FdI, Andrea Pozzo e Stefano Cecotti per Forza Italia, Giulia Manzan e Sandro Bassi per Autonomia responsabile e l’Udc, Loris Michelini per Identità civica ed Enrico Berti per il Pdl. La coordinatrice regionale di Ar, Giulia Manzan commenta lapidaria: «Questo  è quanto possiamo dire». Dunque, manca ancora, come sempre ha ripetuto il Diario in queste settimane, la condivisione sulla candidatura a sindaco di Pietro Fontanini.

Si deciderà tutto dopo il 4 marzo
Insomma, la coalizione si è blindata per la raggiunta unità d’intenti politico-programmatici e di strategia per nascondere che il nodo-candidato resta ancora un tabù, con buona pace di Fontanini che era presente all’incontro e che di certo non sarà felice per questo stillicidio di rinvii. Di fatto, il centrodestra cittadino attende di capire cosa succederà il 4 di marzo e poi, a cascata, le decisioni che saranno prese a livello regionale per la scelta del candidato-governatore, la cui partita tra Riccardi e Fedriga ed eventuali terzi incomodi, rimane apertissima. Detto in altri termini, la scelta del candidato sindaco dipenderà da quella dell’aspirante presidente della Regione.

Una vera ‘saga’ pre-elettorale
Una situazione questa che potrebbe indurre Fontanini a un legittimo ultimatum sulla sua candidatura. Vero è anche che allo stato attuale all’interno del centrodestra si ammette che le possibili alternative sono difficili da individuare. Qualcuno che punta il dito nei confronti di FdI è convinto che possa rientrare in gioco anche Enico Bertossi. Dal canto suo Progetto Fvg potrebbe rilanciare in mischia Loris Michelini. Ma anche Autonomia responsabile potrebbe dire la sua rivendicando la candidatura di Alessandro Colautti, ritenuto il più inclusivo a dispetto dei mali di pancia, soprattutto della Lega, che lo biasima per i suoi trascorsi alfaniani. Insomma, stiamo assistendo all’ennesima ‘saga’ preelettorale di un centrodestra cittadino che come sempre fatica a trovare una vera unità d’intenti.