28 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Il ritorno

La birra Dormisch rinasce dai valori (e dall'orzo) del Friuli

Ecco perché il gruppo Peroni ha voluto rilanciare lo storico brand nato a Resiutta nel 1881. Interviste a Shaurli, Venanzi e Nesich

UDINE – Rinasce lo storico marchio di birra Dormisch. Il merito è del gruppo Peroni (azienda che dal 1953 annovera tra i propri brand la Dormisch), che ha voluto rispolverare il brand che fece grande il Friuli a cavallo da ‘800 e ‘900. Un rilancio vero e proprio che si caratterizza per la volontà di legarlo il più possibile al suo territorio di origine: per l’etichetta, per il claim, per il sapore (il mastro birraio è un friulano, Raffaele Sbuelz), per la connotazione.

Una storia iniziata a Resiutta nel 1881
«Il Friuli è parte della nostra azienda – ha rimarcato Federico Sannella, direttore Relazioni esterne di Birra Peroni – che negli ultimi anni abbiamo trascurato, ma che ora siamo felici di riproporre. Un’idea nata due anni fa quella della birra Dormisch, che è stata concretizzata seguendo i valori e la cultura di questo territorio». Non è un caso quindi se sull’etichetta della nuova Dormisch appare la scritta ‘Udine 1881’ e se per la sua produzione sono coinvolte circa 80 aziende agricole locali capaci di fornire agli stabilimenti (saranno utilizzati quella della Peroni a Padova) di circa 1.000 tonnellate di orzo distico da birra 100% friulano. Per la nuova Dormisch è stato scelto di adottare l’originale processo a infusione, una tecnica storicamente utilizzata per le birre di Puro Malto che conferisce alla birra il suo gusto morbido e rotondo. Il ritorno in Friuli della birra che mosse i primi passi tra i cunicoli e le strettoie della ghiacciaia di Resiutta, tra il torrente Resia e il Monte Gravizze, è stato celebrato nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Kechler di Udine, moderata dalla giornalista friulana e volto noto di Alice Tv, Franca Rizzi. Sono intervenuti, oltre a Sannella, e Camilla Cicerchia, brand manager Dormisch, l’assessore all’Agricoltura della Regione Friuli Venezia Giulia, Cristiano Shaurli, il sindaco di Resiutta, Francesco Nesich, l’assessore alle Attività Produttive e al Turismo del Comune di Udine, Alessandro Venanzi, e il presidente della Rete delle Aziende Agricole Asprom, Alido Gigante, in rappresentanza della filiera della aziende agricole friulane su cui poggia il rilancio della storica birra.  

Nel 2018 saranno raccolti mille quintali di orzo friulano
Quest’anno i primi ettolitri della Dormisch sono stati prodotti grazie all’acquisto di quasi 400 tonnellate della Cerealicola Vieris, struttura che, con sede a Castions di Strada, in provincia di Udine, è parte della rete delle aziende agricola associate Asprom. E per il 2018 le quantità sono destinate a crescere. «Nel 2017 – ha detto Alido Gigante - le aziende agricole coinvolte sono state oltre 50, per circa 200 ettari di campi coltivati. La campagna di semina per il prossimo anno è iniziata ad ottobre e prevediamo un aumento delle aziende coinvolte, degli ettari coltivati e delle quantità di orzo utilizzato. Per la prossima raccolta infatti sono al lavoro circa 80 aziende agricole, su un totale di 370 ettari. Nel complesso, il prossimo anno per la produzione di Dormisch saranno acquistate dalle aziende agricole coinvolte circa 1.500 tonnellate di orzo 100% friulano». Dedicata al canale horeca – dunque bar, pub, ristoranti e pizzerie – Dormisch è una birra lager, chiara e puro malto, a bassa fermentazione e dal colore giallo oro. Sarà presente sul mercato nei formati della bottiglia da 33cl e fusto da 30 litri.

I commenti di Shaurli, Venanzi e Nesich
«Una grande azienda che crede e vuole legarsi al nostro territorio, un pezzo di storia del Friuli che trova nuova linfa e nuove prospettive e aziende che fanno rete, valorizzando produzione locale e identificazione con il territorio. Oggi è davvero una giornata bella e importante» ha detto l’assessore Shaurli. Per Venanzi, che ha lanciato una stoccata alla ‘concorrente’ Moretti per non aver fatto altrettanto («nonostante abbia un parco e un parcheggio dedicati», ha detto), «si tratta di un’importante occasione per l’intera filiera del territorio. Il rilancio di questo brand, infatti, consente di recuperare un profilo identitario visto che il nome di Udine sarà presente nell’etichetta. Il fatto che la città torni ad essere richiamo per questo tipo di prodotto, che fa parte della nostra storia e della nostra cultura, non può che rappresentare un’opportunità economica e turistica per il capoluogo friulano, riferimento per tutti i consumatori in Italia e nel mondo». Soddisfatto anche il sindaco di Resiutta Nesich, territorio dove la Dormisch ha mosso i primi passi: «La nostra comunità ha dato i natali a questa birra ed è un onore per me rappresentarla in una giornata così importante che ne celebra il ritorno. La ghiacciaia di Resiutta è un luogo davvero suggestivo ed emozionante che ha contribuito a creare il ‘mito’ di questo prodotto friulano, sviluppatosi grazie alle proprietà dell’acqua di Resiutta».