29 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Il 14 ottobre all’auditorium Bearzi

Teatro Sosta Urbana porta in scena ‘Falù’

Lo spettacolo racconta le migrazioni viste dagli occhi di un bambino e lo fa in friulano attraverso un pupazzo di cartapesta protagonista di una vicenda più che mai umana

UDINE«Cosa sono le migrazioni per un bambino?» È ciò che si chiede lo spettacolo ‘Falù’, inserito all’interno della rassegna Epicentri di Teatro Sosta Urbana, che debutterà sabato 14 ottobre, alle 17 (apertura della biglietteria dalle 16), all’Auditorium Bearzi (via Don Giovanni Bosco, 2). A cavallo tra il fantastico e il reale, Falù è un pupazzo di cartapesta protagonista di una vicenda più che mai umana, che si snoda tra migrazioni contemporanee e mutamenti dei punti cardine per una giovane vita, quali la società, la famiglia e la cultura.

La vicenda
Falù si ritrova solo, sulla spiaggia di un’isola che non conosce, è un bambino, poco importa se friulano, siriano, sloveno, italiano, un bambino solo è un bambino solo dappertutto e con qualsiasi DNA. Falù ha perso il suo papà durante una traversata clandestina in gommone e ora si ritrova in una terra sconosciuta, così cerca nell’isola su cui è approdato qualcuno che possa aiutarlo a proseguire nel suo viaggio. Ed è l’isola lo scenario nel quale il protagonista vivrà le sue storie, accompagnato da amici fantastici: una farfalla Rossa, che si offre di fargli da mamma; una bestiolina muta, il Mostro dalla lingua gialla e il Dottor Toff, che forse potrà aiutarlo, o fargli da papà, almeno fino a quando Falù non avrà ritrovato quello vero. Tra le grandi domande che nasceranno dalla visione di questo spettacolo, una su tutte sembra prevalere: quella di Falù è un’isola che non c’è, o che al giorno d’oggi conosciamo fin troppo bene? Lo spettacolo del Teatro della Sete che debutta questo sabato all’Auditorium Bearzi, è un viaggio fantastico che si affaccia al reale, raccontato dal punto di vista di un «piccolo» pupazzo, piccolo quanto un bambino di 8 anni. Le avventure di Falù saranno accompagnate da musica e canzoni eseguite dal vivo.

Pensato anche per i bambini
L’appuntamento, adatto non solo agli adulti, ma anche a bambini (dai 5 anni in su), porterà sul palco un punto di vista diverso su un tema così quotidiano e importante come quello della migrazione. La storia è originale, scritta nel 2016 da Michele Polo in collaborazione con la scuola di drammaturgia teatrale Matearium. Per Tsu andrà in scena la versione  friulana, co-prodotta in collaborazione con l’Associazione Lenghis dal Drâc–Amîs di Onde Furlane e ha ottenuto il sostegno della Fondazione Friuli, Bando Arti Sceniche 2017.

Informazioni: www.teatrodellasete.com | Facebook |