Una piazzetta e un torneo di calcio per ricordare 'Pek'
Due momenti che hanno dimostrato ciò che possono fare la forza di un gruppo coeso e affiatato mosso dall’amore per un amico, e il grande desiderio di non permettere che il tempo consumi il ricordo di una persona tanto speciale
TARVISIO - L’unione fa la forza e le 10 squadre che si sono confrontate domenica 2 luglio sul campo sportivo di Fusine lo hanno dimostrato. Una giornata di sport ed amicizia quella del torneo di calcio in onore del Pek. Il clima di allegria, spensieratezza e tranquillità che si respira durante le partite è unico nel suo genere, perché tutti quanti sono lì per un unico motivo: ricordare un amico, Emanuele Pecoraro, morto dieci anni fa a causa di un male incurabile causato dall’uranio impoverito con il quale era entrato in contatto durante le sue missioni all'estero (qualche giorno fa avevamo intervistato la mamma di Emanuele)
La giornata si apre con un sentito minuto di silenzio mosso quasi spontaneamente dopo il discorso di inizio di Alessandro Pinzani che, con una forte commozione che traspariva dalle sue parole, ringrazia i presenti e ricorda ancora una volta il suo amico Emanuele. Subito dopo il fischio d’inizio delle prime partite. Dopo l’inaugurazione della 'piazzetta caporal maggiore Pecoraro Emanuele' a Tarvisio, tutte le squadre vogliono accaparrarsi la vittoria del torneo in ricordo di un vero e proprio ero della Valcanale. A prevalere il gruppo 'Folgore', ovvero la brigata paracadutisti dell’Esercito Italiano della quale il Pek faceva parte.
L’intera giornata verrà ricordata per la sua spontaneità: nessun diverbio o screzio, ma solo una felicità collettiva che muove l’animo di ognuna delle persone presenti sul campo di Fusine. Queste due giornate di festa e il grande lavoro che hanno svolto gli amici di Emanuele Pecoraro durante questi anni trasmettono un forte segnale a tutte le persone di Tarvisio: ciò che possono fare la forza di un gruppo coeso e affiatato mosso dall’amore per un amico, e il grande desiderio di non permettere che il tempo consumi il ricordo di una persona tanto speciale come il Pek.