La minoranza esulta sul caso 'Dacia Arena': "Adesso quelle insegne vanno rimosse"
Il consigliere Tanzi (Fi): "Della questione c’è ne eravamo accorti per primi: l’imponente scritta sulle due curve, di notevole impatto visivo, aveva sin da subito destato sospetti"
UDINE - «La sentenza del Consiglio di Stato non lascia dubbi interpretativi, adesso si spera di aver messo la parola fine al contenzioso». A dirlo è Vincenzo Tanzi, consigliere di Forza Italia in Comune a Udine, tra i primi ad aver sollevato la questione delle scritte 'Dacia Arena' all'esterno dello stadio Friuli.
«Su tutta la faccenda - aggiunge - esprimiamo piena soddisfazione. Da parte nostra non avevamo avuto mai dubbi, né sul piano tecnico-amministrativo né quello normativo. Della questione c’è ne eravamo accorti per primi: l’imponente scritta sulle due curve, di notevole impatto visivo, aveva sin da subito destato sospetti. Eravamo a conoscenza che non c’era stata nessuna autorizzazione preventiva e siamo intervenuti immediatamente chiedendo delucidazioni all’amministrazione comunale». Una querelle cominciata lo scorso 23 gennaio, con un esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione e una denuncia per scritte abusive presentata alla Polizia locale. «In ogni sede - continua Tanzi - abbiamo sempre sostenuto che quelle scritte non erano conformi al Codice della Strada e al Regolamento Edilizio di Udine. Con la sentenza del Consiglio di Stato, possiamo ritenere che questa è una vittoria doppiamente qualificante sia sul piano politico sia su quello prettamente amministrativo».
Tanzi si dice stupito dalle parole del sindaco Honsell: «Ci stupisce la dichiarazione del sindaco Honsell, come se fosse un suo risultato ottenuto dalla sua solerzia nell’intervenire. La verità e che solo dopo i nostri interventi sia in Consiglio comunale sia sulla stampa, e la denuncia, gli uffici di palazzo d’Aronco, hanno preso atto diffidando l’Udinese Calcio. Honsell né politicamente né amministrativamente si è fatto sentire, anzi ha sempre cercato di stigmatizzare qualunque fatto legato al cambio di denominazione e alla comparsa delle scritte. Adesso quelle insegne vanno rimosse - conclude - siamo convinti anche che si possa ritenere un danno erariale nei confronti del Comune, in quanto non è stata mai pagata la tassa di pubblicità. Honsell si attivi immediatamente anche su questo fronte, altrimenti invieremo tutti gli atti a nostra disposizione alla Corte dei Conti, affinché anche sul piano amministrativo i giudici contabili facciano chiarezza per sanare e sanzionare l'indebita installazione delle insegne Dacia Arena con annesso logo della nota casa automobilistica».