26 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Ospite del Future Forum

Parisi boccia 'la politica dell'apparire' di Renzi e le riforme di Serracchiani

Sulla governatrice, il presidente di Energie per l’Italia aggiunge: "E' stata molto concentrata su politica nazionale e sulle cose romane, calando decisioni dall'alto come le Uti"

UDINE - Nella politica di questi tempi, un bravo politico è considerato chi sa comunicare, «ma se non c’è il pensiero dietro, se non sappiamo come trasformare la nostra burocrazia e l’amministrazione pubblica e non abbiamo ideali chiari, non potremo mai comunicare una cosa che convinca. Renzi è uno che comunica bene, peccato che poi, dietro, non ci sia niente e non dica la verità». Stefano Parisi, imprenditore e manager del digitale, più recente sceso in campo, come si diceva ‘una volta’ e oggi presidente di Energie per l’Italia, è intervenuto nella terza giornata del Future Forum organizzato dalla Camera di Commercio di Udine, in una conversazione con Mosè Ricci, docente di progettazione urbanistica dell’Università di Trento ed esperto di rigenerazione urbana, moderata dal giornalista de Il Giornale Paolo Bracalini. Una conversazione che si è addentrata su che cos’è il nuovo, oggi, e cos’è veramente cambiamento e futuro, nella tecnologia, nell’economia, nella società e nella politica.

«Oggi – ha aggiunto Parisi – i politici non convincono e i cittadini prendono metaforicamente a sberle la politica che non ha più contenuti, ma solo slogan costruiti da esperti di comunicazione. So che sarò misurato anche io su queste sfide, ma ritengo impellente che ci siano contenuti, ci sia un pensiero, e che la gente che fa politica siano persone di qualità, persone integre, ma esperte». Purtroppo, in questi anni, la politica non è riuscita a stare al passo delle evoluzioni tecnologiche anche per i contenuti. «La vera innovazione per la politica è stata solo l’uso della tecnologia per la comunicazione, usare i social per comunicare. Ma il pensiero politico – ha detto Parisi –, il luogo alto dell’uomo che pensa a come affrontare i grandi fenomeni collettivi, non si è evoluto con la tecnologia: la politica invece si è limitata a usare internet per un fatto esteriore, come la comunicazione, che è un’inezia rispetto a quanto può invece portare questa trasformazione».

Su Serracchiani, Parisi ha chiuso così: «Mi sembra che Serracchiani sia stata governatrice molto concentrata su politica nazionale e sulle cose romane, mi sembra che abbia preso un po’ di decisioni dall’alto come le Uti, che hanno poco a che vedere con realtà sociale ed economica della regione, e credo che oggi i friulani sappiano che il futuro non sarà in mano a lei».