19 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Era lo scorso 23 dicembre

Commenti fascisti sui social: la Germania non premia i poliziotti eroi

Alla base della decisione ci sarebbero alcuni post sui profili di Facebook e Instagram, dei due agenti, chiaramente ispirati all’estrema destra

UDINE – Era lo scorso 23 dicembre quando il ventiquattrenne Anis Amri – l’attentatore di Berlino, che alla guida di un camion, aveva ucciso 12 persone e ne aveva ferite altre 55 – veniva ucciso a Sesto San Giovanni (Milano). I due giovani poliziotti, considerati degli eroi sono finiti nuovamente al centro delle cronache. Secondo alcune indiscrezioni del quotidiano Bild, il 36enne Christian Movio, originario della provincia di Udine (Salt di Povoletto), e Luca Scatà, di 29 anni, originario di Canicattì, in provincia di Catania, non riceveranno alcun riconoscimento dalla Germania per aver fermato l’attentatore.

Il perchè della decisione?
Alla base della decisione ci sarebbero alcuni post sui profili di Facebook e Instagram, dei due agenti, chiaramente ispirati all’estrema destra. Pare infatti che i due sui loro profili sociali avessero pubblicato immagini e commenti che dal governo tedesco sarebbero considerati tendenti all’apologia di fascismo. Dal canto suo Franco Gabrielli, capo della polizia, non vuole polemiche con i tedeschi e sottolinea che dall’Italia nulla è stato domandato e che dunque che ‘premia’ ha facoltà di fare le proprie valutazioni.