3 maggio 2024
Aggiornato 15:30
Sabato alle 20.30

Si gioca il derby a Trieste: Micalich punta su Ray

Dei pericoli della trasferta giuliana abbiamo parlato con il general manager della Gsa Davide Micalich, uno che di derby ne ha vissuti parecchi

UDINE - Vigilia di derby per la Gsa Udine che sabato sera affronterà, alle 20.30, l’Alma Trieste. Una partita che manca dal 2004 allorché la Snaidero di Kelecevic vinse il derby al Carnera (allora si giocava lì, vi ricordate?) contro l’allora Coop Nordest Trieste (che quell’anno retrocedette in A2).
Partite mai banali quelle tra Udine e Trieste, sempre combattute e sempre giocate in un clima acceso, anche se sostanzialmente corretto, come deve essere.

E’ anche per questo che la società udinese, dopo la brutta figura rimediata in casa contro Imola (62-74), si è compattata attorno alla squadra ed ha promesso ai propri tifosi che quella che si vedrà a Trieste sarà un’altra Gsa, una squadra che darà battaglia.
E sarà il caso che sia così perché gli uomini di Lardo andranno ad affrontare, in un ambiente ovviamente caldo e ricco di tifosi (si prevedono circa 5.000 presenze), una squadra in ottima salute, che viene da quattro vittorie consecutive e che ha da poco ampliando il proprio roster prendendo il centro Cittadini da Brescia.

Dei pericoli della trasferta giuliana abbiamo parlato con il general manager della Gsa Davide Micalich, uno che di derby ne ha vissuti parecchi con diversi ruoli societari e non.
Micalich, come sta la squadra fisicamente?
«Con Zacchetti, che rimarrà fuori anche questa volta, abbiamo iniziato un percorso di lavoro individuale per permettergli di essere meno soggetto agli infortuni. Gli altri stanno bene, Truccolo ha un problema al ginocchio perché è scivolato, ma non è in dubbio per Trieste. Ci siamo allenati bene, senza avere i fari addosso e concentrandoci solo sul nostro lavoro».

La Gsa deve voltare pagina dopo la partita con Imola, concorda?
«Quella partita ha, prima di tutto, deluso noi stessi. Ho parlato chiaramente con i ragazzi dicendo loro che, al di là del derby, non possiamo permetterci di giocare una partita come quella con i romagnoli, è stata una sconfitta che non ci fa onore».

Come vede la partita con l’Alma Trieste?
«Sentendo loro sembra quasi che abbiano già vinto, ma le partite sono tutte da giocare. Troveremo tanta euforia, un palasport sold-out, due dirette televisive…Hanno caricato molto di significato questa partita. Noi siamo rimasti fuori da tutto questo, abbiamo lavorato sereni e tranquilli. Loro sono di fatto più pronti di noi, sono da più anni in serie A, sono più affiatati e giocano in casa, noi siamo più estemporanei, ma la storia di questo derby rimane tutta da scrivere».

Tutti si ricordano ancora di quella tripla di Smith che diede la vittoria alla Snaidero Udine a Trieste nel 2001, dopo il ritorno in serie A1. Potrebbe essere il turno di Allan Ray di fare esultare i tifosi udinesi?
«Penso di sì. Ho parlato con Ray, che è un giocatore da grandi arene, gli ho detto che quando entrerà in campo capirà che quella sera potrà scrivere una pagina importante di storia del basket della nostra regione. Ray ha un talento sovraumano che ancora non ha fatto pienamente vedere. Se arriviamo all’ultimo quarto in scia di Trieste, non ho dubbi che Ray uscirà fuori».