5 maggio 2024
Aggiornato 15:00
L'intervento

«Qualunquisti, razzisti e arroganti»: Maiarelli difende l'operato delle istituzioni dai commenti del web

Il sindaco di Tavagnacco interviene dopo il lieto fine della storia di Guido e Antonella, rimarcando come la vicenda abbia fatto emergere il meglio e il peggio della società

TAVAGNACCO - «La vicenda di Antonella e Guido è la classica storia che mette in luce il meglio e il peggio di noi». Il sindaco di Tavagnacco Gianluca Maiarelli ha affidato alla sua pagina Facebook una riflessione sulla vicenda dei due friulani che per un mese hanno dormito in una tenda sulla riva del Cormor.

Il meglio: il lavoro degli assistenti sociali
«
Il loro non è un caso isolato ma è la storia che purtroppo accomuna tante persone e famiglie che, per le ragioni più disparate, dalla vita non hanno avuto la fortuna che hanno avuto molti». Così comincia il post di Maiarelli, che poi si sofferma il ‘meglio’ che ha colto da questa storia. «Il meglio è il lavoro straordinario che assistenti sociali e personale dell'amministrazione pubblica (lo Stato come lo ha definito qualcuno) hanno svolto in queste settimane, con la riservatezza e la professionalità che li contraddistingue, ma anche con la consapevolezza che mai, e dico mai, abbiamo lasciato e mai lasceremo nessuno per strada, a meno che questa non sia la sua volontà.
Così è stato anche questa volta».
 Il sindaco ha ricordato che il Comune, un’opportunità «per uscire da quella tenda» l’ha data, ma che Guido e Antonella hanno preferito non accettarla.

Il peggio: i commenti delle persone sul web
C’è stato poi il rovescio della medaglia, il ‘peggio’ a cui fa riferimento Maiarelli. «Questa vicenda ha messo anche in luce il peggio di noi e questo lo si è visto nei commenti ai post pubblicati: commenti scritti senza conoscere nulla della vicenda nella convinzione che nessuno si stesse muovendo perché impegnato a sintonizzare meglio il wi-fi dei profughi.
 Commenti che sottolineavano la fortuna dei profughi (in alberghi a 4 stelle) rispetto alla sfortuna dei friulani (costretti in tenda ed abbandonati dallo Stato).
 Commenti che lasciavano perfino immaginare che dormire in una ex caserma sarebbe stato meglio di qualunque altra soluzione prospettata dall'Amministrazione pubblica (lo Stato appunto)».


L'indignazione del sindaco 
Una situazione che ha indignato profondamente Maiarelli: «E no cari qualunquisti, razzisti e arroganti, lo Stato c'era (nella veste del Comune e dell'Ambito assistenziale) e c'era grazie a queste meravigliose persone che sono le assistenti sociali ed i dipendenti dei servizi sociali che ogni giorno cercano e trovano soluzioni ad Antonella e Guido e ai tanti altri che come loro hanno avuto una vita complicata o una fase della vita difficile.
Per loro non basta un enorme grazie.
 Quello che ci lascia la storia di Antonella e Guido è che se è vero che le opinioni delle persone possono essere molto diverse, solo in queste drammatiche situazioni emerge in maniera netta la differenza tra il meglio e il peggio».