Centinaia per l'ultimo saluto a Cristian Rossi
In una chiesa di Feletto gremita di familiari, conoscenti e semplici cittadini, la comunità locale ha trasmesso la vicinanza e il dolore per la prematura scomparsa del 47enne friulano
TAVAGNACCO - Il Friuli ha rivolto l'ultimo saluto a Cristian Rossi, il 47enne friulano ucciso nell'attentato terroristico di Dacca. In una chiesa di Feletto gremita di familiari, conoscenti e semplici cittadini, la comunità locale ha trasmesso la vicinanza e il dolore per la prematura scomparsa dell'uomo, in Bangladesh per la sua attività di imprenditore tessile.
La salma è arrivata dalla vicina camera ardente allestita dalle 12 in una sala del palazzo comunale, davanti alle bandiere a mezz'asta. Prima della cerimonia il Prefetto di Udine, Vittorio Zappalorto, ha incontrato i familiari di Cristian.
Ad accogliere la bara, sulla quale è stato posato un disegno delle due gemelline di tre anni nate dall'unione di Cristian e della sua amata moglie Stefania, anche tante autorità, tra cui la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, il parlamentare friulano Gian Luigi Gigli e molti sindaci con la fascia tricolore. Tante le persone che sono rimaste anche all'esterno della chiesa per ascoltare la funzione celebrata dall'arcivescovo di Udine, monsignor Andrea Bruno Mazzoccato.
Queste alcune delle parole pronunciate dall'arcivescovo durante l'omelia: «In questo momento ci restano solo le parole che, partendo dal cuore, si trasformano in preghiera. Solo la preghiera può raggiungere il nostro Cristian ed è l'ultimo dono e l'ultimo aiuto che possiamo e vogliamo offrirgli. Certo, è difficile far uscire parole di preghiera dai nostri cuori sconcertati e increduli di fronte a tanto male - ha detto il vescovo - ma proviamo lo stesso per amore verso Cristian e stretti alla sua Stefania, alle sue bambine Camilla e Gaia, all'anziano papà Francesco, alle sorelle Daniela, Cristina e Gabriella e a tutti i parenti».