29 aprile 2024
Aggiornato 14:00
La protesta è arrivata a Roma

I sindaci 'ribelli' sono pronti a lanciare una 'controriforma'

Da Roma, Piero Mauro Zanin ha anticipato che il 26 febbraio a Udine sarà presentata una proposta alternativa alla legge sulle Uti

ROMA – I sindaci che si oppongono alla riforma degli enti locali e alla nascita delle Uti sono pronti a lanciare la loro proposta alternativa alla legge Panontin, una vera e propria 'controrifoma'. L’annuncio è stato dato giovedì nella sala stampa della Camera dei Deputati, dove una rappresentanza dei ‘sindaci liberi’ ha spiegato perché la riforma degli enti locali, così com’è stata impostata, non solo svilisca il ruolo dei Comuni, ma mettas a rischio l’autonomia della Regione.

In questa ‘battaglia’ istituzionale, i primi cittadini hanno ricevuto l’apporto di un gruppo di parlamentari friulani: Serena Pellegrino, Sandra Savino, Aris Prodani, Walter Rizzetto e Massimiliano Fedriga. Sono stati questi ultimi a porre l’accento non soltanto sull'inopportunità delle Uti, ma anche su alcune modifiche dello Statuto del Fvg volute dalla giunta Serracchiani che rischiano, a loro dire, di sminuire il ruolo delle autonomie. Si tratta, in particolare, dell’articolo 11, che recita: ‘la legge regionale disciplina le forme, anche obbligatorie, di esercizio associato delle funzioni comunali’. Poche parole, preludio però della volontà di obbligare i Comuni ad aderire alle Uti.

A guidare il gruppo di ‘ribelli’ a Roma c’era il sindaco di Talmassons Piero Mauro Zanin, che oltre ad aver chiesto ai parlamentari presenti di portare la questione in commissione Affari costituzionali, ha rimarcato i problemi della legge regionale 26 per il ruolo e l’operatività dei Comuni del Friuli Venezia Giulia. Facendo questo ha annunciato per il 26 febbraio, a Udine, sarà organizzato un convegno per presentare ufficialmente la contro-proposta alla riforma Panontin. Il giorno prima della scadenza della proroga decisa dalla giunta regionale per l’entrata in vigore delle Uti.