Mafia
E' un Giovanni Falcone che parla a ruota libera quello che si ascolta in un audio inedito che Askanews diffonde oggi in esclusiva (anche in un podcast dal titolo «Falcone: le parole inascoltate»
Il processo
L’ex presidente del Consiglio, che era stato citato dalla difesa di Dell'Utri, ha negato anche il permesso di farsi riprendere e fotografare in aula
L'inchiesta
Il leader della Lega: «Qualcuno usa la toga per fare politica». Il Presidente di Fratelli d'Italia: «Contro Berlusconi accanimento giudiziario senza precedenti»
L'inchiesta
Il leader di Italia Viva: «Sostenerlo 25 anni dopo significa fare un pessimo servizio alla credibilità delle istituzioni italiane»
Mafia
A 26 anni dalla strage di via d'Amelio Fiammetta Borsellino su Repubblica pone una serie di quesiti «che io e i miei fratelli non smetteremo di ripetere»
L'inchiesta
A parlare il pm simbolo dell'inchiesta e del processo sulla trattativa: «Trattare ha rafforzato molto Cosa Nostra. I Ros sono stati incoraggiati da livelli più alti. Cosa mi ha fatto male? Il silenzio»
Il processo
Dopo 5 anni arriva la sentenza per il processo sulla trattativa Stato-mafia: condannati Mori, Dell'Utri, De Donno, assolto Mancino. Ecco i commenti dei principali giornali italiani
Il processo
Dopo 5 anni arriva la sentenza per il processo sulla trattativa Stato-mafia: condannati Mori, Dell'Utri, De Donno, assolto Mancino. 28 anni al boss Bagarella
Mafia
Alla vigilia del 38esimo anniversario dell'omicidio di Piersanti Mattarella, la Dda di Palermo ha avviato nuovi accertamenti
Mafia
Le frasi scioccanti degli anziani del paese che ha dato i natali al «capo dei capi» arrivano dalla pizza intitolata ai giudici Falcone e Borsellino
Mafia
Il boss di Corleone era nato 87 anni fa ed è deceduto nelle scorse ore all'ospedale di Parma, dov'era ricoverato
Regionali Sicilia
Il Movimento 5 stelle è passato al contrattacco sul caso del giorno, quello di Angelo Parisi, un suo esponente siciliano reo di un tweet nel quale minacciava di "bruciare vivo" Rosato del Pd
Trattativa Stato-mafia
Ecco come gli esponenti azzurri di Forza Italia condannano all'unanimità la riapertura dell'indagine contro Silvio Berlusconi
Giustizia e politica
L'avvocato del Cavaliere ha parlato di giustizia a orologeria e di diffusione di segreti istruttori alla stampa, chiedendo l'intervento del ministro Orlando
Trattativa Stato-mafia
Le parole intercettate in carcere durante l'ora d'aria del boss di Cosa nostra Giuseppe Graviano riaprono il fascicolo che era stato chiuso nel 2011
Lotta alla criminalità organizzata
Il capo dello Stato parlando al plenum del Csm per ricordare il magistrato ucciso dalla mafia: «Ancora tanti sono gli interrogativi sul percorso per assicurare alla giusta condanna i responsabili di quel delitto efferato»
Strage di via D'Amelio
25 anni fa un’autobomba piazzata in via D’Amelio uccise il giudice Paolo Borsellino e gli agenti di scorta Claudio Traina, Agostino Catalano, Walter Cosina, Emanuela Loi e Vincenzo Li Muli. Oggi lo sfogo della figlia Fiammetta: «Manovre per occultare la verità»
L'ex capomafia di Brancaccio intercettato in carcere
Il capomafia del quartiere Brancaccio, condannato a diversi ergastoli, intercettato durante l'ora d’aria: «Venticinque anni mi sono seduto con te (Berlusconi), ti ho portato benessere, poi mi arrestano e mi pugnali? Avevamo il Paese in mano...». Ghedini: «Infamie sul Cavaliere ogni volta che scende in campo».
Lotta alla criminalità organizzata
La parlamentare del Movimento 5 stelle è intervenuta in aula alla Camera per denunciare i tanti punti oscuri dietro alle stragi degli anni '90, in cui persero la vita i due magistrati simbolo della lotta alla criminalità organizzata. «Tanti nomi dei responsabili devono ancora essere trovati e scritti nelle sentanze»
Seduta straordinaria del Csm
Le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo al Csm alla riunione straordinaria dedicata al magistrato ucciso dalla mafia con la moglie e gli agenti della scorta 25 anni fa
Due mesi prima veniva ucciso Giovanni Falcone
Erano quasi le 17 del 19 luglio 1992 quando una Fiat 126 imbottita di tritolo saltava in aria uccidendo il magistrato Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Cicchito: «Duro colpo al teorema della trattativa»
Non solo l'ex ministro Calogero Mannino esulta per la sentenza di assoluzione nel processo sulla trattativa Stato-mafia: anche Area popolare esprime soddisfazione per la decisione dei giudici. E c'è chi la definisce un «duro colpo al teorema della trattativa»
Ex ministro era indicato come input della prima fase accordo
Stamani il gup di Palermo Marina Petruzzella ha assolto, per non aver commesso il fatto, uno dei principali protagonisti della prima repubblica, accusato di aver fatto parte del tavolo tra Stato e mafia per porre fine al biennio delle stragi
Inchiesta trattativa Stato-mafia
Il collaboratore di giustizia, ascoltato in qualità di teste nelle scorse settimane al processo sulla trattativa Stato-mafia, aveva parlato del coinvolgimento dell'ex Guardasigilli in qualità di mandante delle stragi di Capaci e via D'Amelio.
Prima uscita pubblica nella sua Palermo
Ventitrè anni fa la stage di Capaci. Il presidente della Repubblica alla celebrazioni, centinaia di ragazzi al Villaggio della legalità. Gli studenti ridipingono la scritta «No mafia» sulla casa da cui fu azionato il telecomando.
Rivelazione al processo Borsellino quater
L'ex capo del Dipartimento per l'amministrazione penitenziaria (Dap), Nicolò Amato, durante la sua testimonianza nel processo Borsellino quater, ha denunciato il cedimento oggettivo da parte dello Stato verso la mafia nel momento in cui fu cacciato dal Dap.
La denuncia dell'ex presidente della commissione antimafia
Luciano Violante, nel corso del processo 'Borsellino quater', dichiara che, negli anni Novanta, in qualità di presidente della commissione Antimafia, aveva notificato come il super boss di Corleone non stesse scontando la pena del 41 bis: «La politica pensava ad altro».
Gasparri sulla trattativa stato-mafia
Il vicepresidente di Forza Italia del Senato, Maurizio Gasparri, ha commentato l'audizione del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ascoltato dai pm di Palermo sulla trattativa Stato-mafia. Per Gasparri, la situazione è limpida e l'attuale capo di Stato non c'entra nulla: piuttosto i pm ascoltino Ciampi e Conso, allora presidnete del Consiglio uno e ministro della Giustizia l'altro.
Dopo l'audizione sulla Trattativa Stato-mafia
Il capo dello Stato è stato ascoltato ieri, al Quirinale, dai membri della Corte d'Assise di Palermo, per raccogliere la testimonianza di Napolitano in relazione alla trattativa Stato-mafia. Sul blog del leader del Movimento 5 Stelle, oggi, un post con un duro attacco al capo dello Stato.
Il presidente Napolitano ai Giudici
Nel Palazzo del Quirinale davanti alla II Sezione della Corte d'Assise di Palermo, si è svolta oggi l'udienza per la deposizione del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al processo sulla presunta trattativa Stato-mafia.
L'audizione del Presidente su Stato-mafia
Il M5s invita il Presidente Giorgio Napolitano a far luce sulla vicenda: "Il popolo italiano chiede al Presidente Napolitano, nell'adempimento dei propri doveri e quale massimo garante della Costituzione, di fare definitivamente luce su tutte le ombre della trattativa Stato-mafia, di cui sarebbe bene informato. I cittadini vogliono sapere."
Dopo solidarietà a Riina
La comica e regista risponde alle polemiche che le sono state mosse in seguito al tweet di ieri in cui esprimeva solidarietà per l'assenza dei boss Riina e Bagarella all'audizione di Giorgio Napolitano: «Sono stati violati i loro diritti«. Intanto precisa che i familiari delle vittime non sono feriti dalle sue parole: «Sanno che le stragi sono state compiute con la complicità dello Stato«.
Parla il Capo di Stato
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, afferma di aver preso atto dell'ordinanza della Corte d'Assise di Palermo e si dice disposto a comparire davanti ai magistrati per essere ascoltato sulla questione D'Ambrosio.
La Procura di Palermo vuole il capo di Stato
Il capo di Stato a ottobre scorso scriveva alla Corte d'Assise di Palermo che non avrebbe nulla da riferire sulla questione stato-mafia. Da Palermo, però, i magistrati chiedono di ascoltare Giorgio Napolitano sulla lettera che ricevette da D'Ambrosio.
Nomine CSM-Consulta
Il partito di Grillo si scaglia contro Luciano Violante, affermando che non può essere votato tra le nomine del Csm viste le sue molteplici «amnesie«. A proposito proprio di quell'interstizio costellato di bombe, patti e ricatti mafiosi, che è il periodo tra il 1992 e il 1994: uno dei periodi più oscuri del Paese sul quale Violante non ha contribuito a far luce.
La strage di Via D'Amelio
A ventidue anni dall'attentato in cui persero la vita il giudice Borsellino e la sua scorta, intervengono il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e la presidente della Camera, Laura Boldrini. Intanto, a Palermo, i familiari delle vittime di mafia sono stanchi delle verità parziali.
Trattativa Stato-mafia
Mentre Falcone e Borsellino saltavano in aria a Palermo per aver portato alla sbarra, e fatto condannare, Cosa nostra, nei giorni in cui l'Italia intera conosceva il sangue delle autobombe del '93, esponenti delle istituzioni, ufficiali dell'arma e gli stessi mafiosi, si sedevano attorno a un tavolo per cercare di porre fine a quella strategia stragista decisa da Totò Riina.
Strage di Capaci
Lo ha detto l'ex pm della Dda di Palermo Antonio Ingroia. «E' ormai uno sport troppo diffuso e vergognoso quello di attribuire a Falcone pensieri e parole post-mortem. Lui non c'è più e non può né confermare né smentire».
Strage di Capaci
La verità sulle stragi di mafia: a rinnovare l'appello è stato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha inviato un messaggio al procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta, Sergio Lari.
Anniversari
Ventidue anni dopo, Palermo si ferma per ricordare la strage di Capaci, in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, e tre agenti di scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Mafie | Stragi '92 e '93
Così Nicola Gratteri, procuratore aggiunto della Repubblica di Reggio Calabria, ha ricordato ai microfoni di Prima di tutto», su Radio 1, i drammatici attentati di Palermo del 1992, i 57 giorni fra l'omicidio di Giovanni Falcone e quello di Paolo Borsellino.
Giustizia | Stragi del '92 e '93
Il presidente della Repubblica Napolitano ha scritto alla corte d'Assise di Palermo dicendosi pronto a dare «ove ne fosse in grado, un utile contributo all'accertamento della verità processuale, indipendentemente dalle riserve sulle costitizionalità»
Giustizia | Stragi del '92 e '93
La Corte d'Assise sarà chiamata a giudicare i dieci imputati, tra mafiosi, politici ed ufficiali dell'Arma, che secondo l'accusa, vent'anni fa si sedettero intorno allo stesso tavolo per concordare una strategia di distensione che portasse alla fine del periodo stragista che tra il '92 e il '93 aveva insanguinato l'Italia
Le stragi di mafia
Sulle stragi di mafia «una parte dello Stato ha coperto, sedato, sopito, nascosto le prove, ma non ricorda più nulla, dove si trovava, cosa faceva, cosa non ha fatto per evitare la mattanza dei suoi uomini migliori. Tutti dovrebbero ricordare, soprattutto i complici. Dove eravate allora? E, soprattutto, dove siete ora?». E' l'atto d'accusa di Beppe Grillo, pubblicato sul blog del leader M5S
L'inchiesta sulla trattativa Stato-mafia
La Corte costituzionale ha accolto in toto le tesi del Colle, rappresentate dall'Avvocatura dello Stato nel conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato sulle telefonate fra Giorgio Napolitano e l'ex ministro Nicola Mancino, indagato nel procedimento sulla trattativa Stato-mafia. Messineo: «Prendiamo atto». Il Colle: Capo dello Stato «sereno»
Giustizia | Stragi del '92 e '93
La decisione della Consulta: Non spettava alla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Palermo di valutare la rilevanza della documentazione relativa alle intercettazioni delle conversazioni telefoniche del Presidente della Repubblica. Messineo: «Consulta non si commenta, ne prendiamo atto»
Duello Quirinale - Procura di Palermo
Potrebbe arrivare in serata la decisione della Corte costituzionale sul conflitto fra poteri dello Stato che oppone la Presidenza della Repubblica alla Procura di Palermo. Se la camera di consiglio pomeridiana non fosse sufficiente a trovare una soluzione, la decisione verrebbe rimandata al più tardi a domattina
Nelle memorie dei Magistrati la sintesi di anni d'indagine
E' questo uno dei passaggi chiave della «Memoria a sostegno del rinvio a giudizio» dei 12 imputati coinvolti nel processo di cui la settimana scorsa si è svolta a Palermo l'udienza preliminare. Nel documento di 22 pagine i pm palermitani hanno racchiuso la lettura sintetica ed organica di una gran mole di prove, testimonianze, intercettazioni e documenti
La trattativa Stato-mafia
La lettera inedita di Loris D'Ambrosio e la risposta altrettanto inedita di Napolitano sono state inserite in un volume intitolato «Sulla giustizia» e distribuito oggi durante l'inaugurazione, alla presenza del Capo dello Stato, della scuola superiore della magistratura a Scandicci, alle porte di Firenze. Il Presidente: «Attaccano lui per colpire me. Decisioni trasparenti»
Gli atti della Procura depositati alla Consulta
Lo sostiene la Procura di Palermo negli atti depositati alla Consulta per il conflitto di attribuzione sollevato dal Quirinale per le intercettazioni legate all'inchiesta sulla trattativa Stato-mafia: Il Colle non può esigere la distruzione delle intercettazioni