19 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Il premier valuta un testo diverso da quello approvato dalla Camera

Brunetta: «Il patto del Nazareno non esiste più»

Il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, al Gr1, attacca il presidente del Consiglio, che starebbe valutando un testo della legge elettorale completamente diverso da quello approvato alla Camera. Secondo Brunetta, Renzi avrebbe deciso di «buttare quel testo», per scriverne uno nuovo. In quel caso il patto del Nazareno non avrebbe ragione di esistere.

Il blog del M5S da credito all'«indiscrezione» di Dagospia

Grillo lancia la Finocchiaro per il Colle

Il blog di Grillo denuncia gli accordi segreti (ma non tropo) tra il premier, Matteo Renzi, e l'ex Cavaliere, Silvio Berlusconi. Nel Patto del Nazareno non comparirebbero solo la Legge elettorale&co., ma anche l'elezione dell'erede di re Giorgio al Quirinale: si tratterebbe del Presidente della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama, Angela Finocchiaro.

Il vertice di Palazzo Chigi

Berlusconi-Renzi, il grande feeling

Forza Italia potrebbe ripetere lo «schema» già usato per le riforme costituzionali anche per riforme di tipo economico. D'altra parte, questa è una posizione che a Silvio Berlusconi viene fortemente caldeggiata dal binomio azienda-famiglia.

Riaggiornare il patto del Nazareno

Renzi-Berlusconi «reload»

L'incontro tra l'ex premier e Matteo Renzi si terrà in settimana, anche se nessuna delle due controparti ha ancora ufficializzato il quando. Di certo, il Cav tornerà a Roma oggi in tarda mattinata e poi a pranzo riunirà i fedelissimi e i due «mediatori»: oltre a Verdini anche Gianni Letta.

Forza Italia e le riforme

Il Cavaliere «sfoglia» la margherita

Recuperati, recuperabili, non recuperabili. Sono le tre categorie su cui si stanno concentrando le attenzioni di coloro che, per conto di Silvio Berlusconi e in nome del patto del Nazareno, stanno cercando di gestire (e ovviamente far rientrare) la fronda azzurra contro il ddl Boschi.

Corruzione

Gianni Letta annuncia querele

L'ex sottosegretario alla presidenza del consiglio ha dato incarico al professor Franco Coppi «di procedere in via legale a tutela della sua reputazione in ordine alle notizie oggi diffuse dalla stampa ed ai relativi commenti». Il suo nome è stato accostato all'inchiesta Mose.