26 aprile 2024
Aggiornato 00:00
La copertina del settimanale con un dio barbuto e armato

Francia: Charlie Hebdo, un anno dopo

Il settimanale satirico francese Charlie Hebdo è pronto a celebrare l'anniversario del tragico attacco alla sua sede avvenuto il 7 gennaio 2015 con una copertina che lascia poco al caso: la figura di un dio con le mani insanguinate, barba e arma in spalla, tutto bianco su sfondo nero e il titolo 'Un anno dopo: l'assassino è ancora in fuga'

Tempo di bilanci, tempo di speranze

2015, l'anno delle crisi. 2016, l'anno delle opportunità

Se si può descrivere con una parola l'anno appena trascorso, questa parola è «crisi». Dalla crisi migratoria a quella greca, passando per quella siriana e libica, il 2015 è stato caratterizzato da numerose sfide sottoposte alla comunità internazionale. Crisi che - e questa è l'altra faccia della medaglia - possono trasformarsi in opportunità

La cronologia dei principali attentati

Dall'11 settembre all'attacco a Parigi

Gli attentati di venerdì a Parigi sono l'ultima azione - in ordine di tempo - messa a segno da gruppi fondamentalisti islamici dalle stragi dell'11 settembre 2001 a New York. La capitale francese era stata già colpita meno di un anno fa.

L'ultimo, quello di ieri a alcune chiese della Capitale

Da gennaio, la Francia ha sventato cinque attentati

Dopo lo sventato attacco a due chiese parigine, il premier francese Manuel Valls ha sottolineato che la Francia non è mai stata così gravemente minacciata dal terrorismo come in questa fase. Dall'inizio del 2015, infatti, sono stati sventati cinque attentati. E ben 1600 residenti in Francia o cittadini francesi hanno contatti con il terrorismo.

Trovato un velivolo sul tetto dell'ufficio del presidente nipponico

Non solo Giappone. Il mistero dei droni per i cieli di tutto il pianeta

Ha fatto scalpore la notizia del ritrovamento di un piccolo drone sul tetto dell’ufficio del premier nipponico Shinzo Abe a Tokyo. Ma l'allarme non è solo gapponese: episodi di questo genere si sono moltiplicati in tutto il mondo. Dal drone nel giardino della Casa Bianca, ai velivoli misteriosi su Parigi, tali vicende dimostrano quanto i controlli siano ancora difficili.

Sventato attentato a Parigi di un aspirante jihadista

Terrore su Parigi, le chiese nel mirino

Sarebbe stata una minaccia terroristica senza precedenti, per natura e dimensioni. Ma l'attacco è stato sventato: arrestato un 24enne, probabilmente algerino e aspirante jihadista in Siria. Nella sua auto e nella sua abitazione, rivenuto un arsenale di armi da guerra e di altro genere.

Fino a che punto il rischio terroristico può restringere le nostre libertà?

Turchia e non solo. La tentazione del bavaglio è anche di casa nostra

Propaganda terroristica. Questo, il motivo della censura turca calata sui social, colpevoli di aver pubblicato immagini controverse. Una vicenda che spinge a riflettere su quanto sia labile il confine tra espressione, opinione e reato. E incita a interrogarsi su quanto possa dirsi lecito ed efficace negoziare sui diritti fondanti la democrazia per cercare di salvarla.

Le norme antiterrorismo ci riportano agli anni di piombo

Le leggi speciali sono una vittoria dell'Isis. Speriamo che sia l'ultima

Non è la prima volta che lo Stato italiano deve fare i conti con la minaccia terroristica. Non molto tempo fa, gli attentati alle torri gemelle dell'11 settembre 2001 fecero entrare in vigore norme altamente stringenti in fatto di privacy, per tutelare la sicurezza dei cittadini. E anche durante gli anni di piombo, le leggi speciali fecero discutere l'opinione pubblica.

Per la Lega l'Italia deve essere difesa dall'esercito

Divina: «Forse il ministro Pinotti comincia a svegliarsi»

La Francia pensa oggi a rafforzare la propria legislatura in ambito di sicurezza dopo i drammatici fatti di Parigi dello scorso gennaio. È stata presentata una proposta di legge che chiederà al governo parigino il potere di obbligare le aziende tecnologiche e delle telecomunicazioni a trasmettere informazioni alle istituzioni su potenziali terroristi. E l'Italia?

Parla il Presidente dell'UCEI

Gattegna: «Non raccogliamo l'invito di Netanyahu. Ma l'Europa non insegua il pacifismo a tutti i costi»

Dopo gli ultimi attacchi terroristici in Danimarca, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che «gli ebrei non sono al sicuro in Europa» e perciò li ha invitati a tornare a casa, in Israele. Il Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI), Renzo Gattegna, ha rilasciato un'intervista a DiariodelWeb.it per spiegarci la sua posizione al riguardo.

L'attentato a Copenaghen

Nei fatti danesi l'ombra di Charlie Hebdo

Un inquietante effetto «emulazione» che potrebbe diffondersi a macchia di leopardo dentro società sempre più multiculturali, complesse, ricche - ammesso sia una ricchezza - di nicchie e sacche di emarginazione, risentimento e sentimenti identitari potenzialmente esplosivi.

Privacy & Dl antiterrorismo

«Si cavalca la paura e si scavalcano le norme sulla privacy»

Sul dl antiterrorismo piovono polemiche, in particolare per la norma che prevede l'«agevolazione delle attività delle forze di polizia nella raccolta e nel trattamento dei dati personali», applicata genericamente ai «reati contro la sicurezza pubblica». Per l'Associazione nazionale Difesa della Privacy, il dl sarebbe di parte e scavalcherebbe illegittimamente le norme sulla privacy.

La Corte di Ankara obbliga Facebook a censurare immagini del Profeta

E dire che Zuckerberg «era Charlie»...

Due settimane fa, il milionario inventore di Facebook si professava Charlie a piena voce; ora, invece, accetta, in Turchia, di censurare immagini del Profeta. In tema di "censura" sui social la lista dei precedenti, per Facebook e non solo, è molto lunga. Ma quando i contenuti possono risultare offensivi o intolleranti per alcune sensibilità, è giusto porre un limite? E se sì, fino a che punto?

Per la Lega, bisogna ammettere che l'Islam è una «religione diversa dalle altre»

Niente più moschee in Lombardia. I musulmani preghino pure, ma a casa loro

Approvata in Lombardia la norma già ribattezzata «anti-moschee», che pone rigidissime limitazioni alla costruzione di nuovi minareti. Per la Lega, si tratterebbe di un provvedimento necessario per la sicurezza dei cittadini. Per le opposizioni, invece, il provvedimento sarebbe in odore, oltre che di incostituzionalità, di islamofobia. E rischierebbe di rilevarsi controproducente.

Le primavere arabe sono nate già con il marcio incorporato

«Lasciamo stare lo scontro di civiltà. Parliamo di condizione della donna e di embarghi più o meno giusti»

Dopo i fatti di Parigi, siamo davvero di fronte a uno scontro di civiltà? Quegli attentati e la riscossa dell'Isis sono davvero la conseguenza di un Islam che incita alla violenza? E che fine hanno fatto le primavere arabe? Al DiariodelWeb.it, parla Biancamaria Scarcia Amoretti, esperta orientalista e Professore Emerito di Islamistica alla Sapienza di Roma

Azione Cattolica smentisce: nessuna gaffe dal Papa

«Parabola» del pugno: Francesco non è Charlie

Lontanissimi i tempi del discorso di Ratisbona di Papa Ratzinger, che opponeva la «ragionevolezza» della fede cristiana con l'irragionevole violenza portata da Maometto (o almeno, così fu da molti interpretato). Francesco, con la «parabola» del pugno, difende il rispetto dovuto a ogni fede. E ricorda che anche i Cristiani uccisero in nome di Dio

Per la Lega, Alfano già colpevole per polizia postale e frontiere

Pini: «Schengen non è un'autostrada della libertà, ma l'autostrada dei terroristi»

Il Vicecapogruppo alla Camera della Lega, Gianluca Pini, è favorevole a una sospensione temporanea immediata del trattato di Schengen, e a una sua successiva revisione, per favorire rigidi controlli di chi si muove nel territorio dell'Unione. Perché, sostiene, «ora la priorità è la sicurezza, non la libertà di movimento»

Sicurezza

Nessun passo indietro su Schengen

L'Ue non ha intenzione di rivedere il trattato sulla libertà di movimento all'interno del Vecchio continente, anche dopo gli attentati che hanno sconvolto la Francia nei giorni scorsi. Lo ha chiarito il capo del Viminale, Angelino Alfano, al termine del vertice antiterrorismo dei ministri europei degli Interni e della Giustizia tenutosi a Parigi