La Riforma del Pubblico impiego in 7 punti
La riforma del pubblico impiego dovrebbe approdare al Cdm la prossima settimana. il ministro Marianna Madia sta lavorando al testo finale. Ecco alcune delle novità più importanti
La riforma del pubblico impiego dovrebbe approdare al Cdm la prossima settimana. il ministro Marianna Madia sta lavorando al testo finale. Ecco alcune delle novità più importanti
Il Presidente dei Deputati di Forza Italia attacca poi il suo collega del Senato, Paolo Romani, che ieri lo aveva incolpato per la gestione fallimentare della partita per i giudici della Consulta: «Io seguo la linea di Berlusconi confermata a cena con Salvini e Meloni»
L'ex Premier sceglie di concentrare tutte le sue cartucce contro l'inquilino di palazzo Chigi. E conferma che, d'accordo con Matteo Salvini e Giorgia Meloni si punterà su una mozione di sfiducia al governo nel suo complesso «perchè è lì contro il voto degli italiani e ormai non siamo in una democrazia».
Alle accuse delle opposizioni, con Silvio Berlusconi che chiede siano «pubblicati i nomi di chi ha ricevuto soldi da queste banche e non li ha restituiti, provocando il dissesto: così si vede se ci sono vicinanze tra queste persone e la politica», il Premier Renzi risponde: «Non temiamo la verità».
Naufraga il tentativo di intesa con una Forza Italia sempre più lacerata e si prova l'accordo con centristi e MoVimento Cinque Stelle. Via dunque il candidato degli azzurri, Francesco Paolo Sisto, al suo posto Giulio Prosperetti, espressione dell'area di centro della maggioranza.
Oggi pomeriggio a Montecitorio in meno di tre ore sono stati archiviati con un nulla di fatto anche il trentesimo, il nono e il settimo scrutinio per la scelta dei tre giudici costituzionali che mancano rispettivamente da da 530, 314 e 156 giorni.
Possibile d'ora in poi voto a oltranza. Al-Possibile: «opposizioni facciano fronte comune»
Il vicepresidente della Camera ed esponente dei pentastellati a tutto campo su Renzi, legislatura, Consulta e amministrative
Dopo l'ultima fumata nera per l'elezione dei tre giudici mancanti alla Corte Costituzionale, il Movimento Cinque Stelle sul blog del suo fondatore critica le scelte dei partiti («hanno optato per l'eterno inciucio»), difendendo la propria candidatura: Franco Modugno
Napoletano, classe 1937, prende il posto di Giuseppe Tesauro con 8 voti su 14. Eletti con lui i vicepresidenti Marta Cartabia e Giorgio Lattanzi. E da Pietro Grasso arrivano le prime congratulazioni
Il deputato M5S Andrea Colletti ha depositato un esposto-denuncia alla Procura di Roma perchè provveda ad accertare l'esistenza e il contenuto del Patto del Nazareno. E il senatore 5 stelle Morra: «Niente intese con il Pd»
Il vicepresidente M5S della Camera si augura che il patto del Nazareno affondi, perchè segnerebbe la fine degli accordi segreti, e chiede che si elegga il Capo dello Stato con lo stesso metodo ultilizzato per la Consulta. Sul tavolo con i democratici: «Il problema non si pone»
Dopo l'incontro senza esito con Berlusconi il premier lascia scivolare la carta Grillo. Alfano minaccia di far saltare il banco e tutto apparentamente torna in ordine. Intanto i grillini dimostrano che alla Consulta si va solo con un loro lasciapassare.
«Finalmente il Parlamento ha dimostrato senso di responsabilità e di ascolto tra posizioni diverse», hanno dichiarato i Presidenti di Camera e Senato. Intanto Grillo esulta: «Noi facciamo quello che diciamo!»
Esultano i parlamentari 5 stelle per l'elezione di Silvana Sciarra giudice della Corte costituzionale e Alessio Zaccaria consigliere laico del Csm: «il Pd ha dovuto arrendersi al nostro metodo: quello della trasparenza e della condivisione».
La commissione Giustizia ha licenziato per l'aula del Senato il testo che sblocca l'attuazione della legge sulla responsabilità civile dei magistrati. Il disegno di legge riceve il via libera della commissione ma si scatenano le polemiche a causa dell'asse creatosi tra il Partito democratico di Matteo Renzi e il Movimento 5 Stelle guidato da Beppe Grillo.
La Rete dice sì alla candidata del Pd alla Consulta Silvana Sciarra. Lo annuncia il blog di Beppe Grillo in un post pubblicato poco dopo le 12. "Le votazioni - si legge - si sono tenute ieri 5 novembre dalle 15 alle 18 e oggi 6 novembre dalle 9 alle 12. Hanno partecipato alla votazione 17.746 iscritti certificati. L'88% (15.644) ha votato a favore della nomina di Silvana Sciarra."
"Abbiamo saputo che oggi Forza Italia voterà la professoressa Stefania Bariatti per la Consulta. Un modo di fare che non rientra nel metodo a cinque stelle della trasparenza e della onesta condivisione. Manca l'ufficialità e anche se ci fosse stata sono fuori tempo massimo": scrive Danilo Toninelli, deputato M5S, su facebook.
Si è nuovamente complicata la vicenda dei due giudici costituzionali che il Parlamento in seduta comune non è riuscito a risolvere nonostante venti votazioni. Alla rinuncia di Alessandra Sandulli potrebbe sommarsi la "maretta" della quale raccontano in queste ore alcune fonti interne al Movimento 5 stelle.
Questa mattina il premier, Matteo Renzi, sperava di chiudere in fretta la questione dello scranno vacante del ministero degli Esteri. Ieri, al Quirinale, l'incontro con il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, non aveva portato alla scelta del nome del candidato: Renzi aveva schierato cinque donne, ma Napolitano chiedeva un profilo con esperienza politica e solidi rapporti internazionali.
Dopo venti fumate nere del Parlamento in seduta comune, arriva la notizia di Luciano Violante che si ritira dalla corsa per la Corte costituzionale. Ciò smuove il M5S che da settimane chiedeva il ritiro di Violante. L'esponente di NCD è pronto ad aprire ai grillini.
La conferenza dei capigruppo della Camera ha sconvocato la seduta comune del Parlamento fissata per domani per l'elezione di due giudici costituzionali e di un membro laico del Csm. Intanto il M5S ha proposto le sue candidature e attende risposte sul blog di Grillo.
Luciano Violante rinuncia alla sua candidatura a giudice costituzionale. E' lo stesso ex presidente della Camera ad annunciarlo attraverso una lettera aperta inviata al Corriere della Sera.
Il Pd ha deciso di mollare Violante. Il presidente del Consiglio ha chiesto l'aiuto del M5S per uscire dallo stallo dei tranelli tesi nel segreto dell'urna dal suo partito e da FI nel corso di venti votazioni per i due giudici costituzionali.
Il M5S è determinato a fare ostruzionismo fino alla fine. «Una legge bloccata è meglio di una legge dannosa approvata»: è il motto del grillino Danilo Toninelli. Intanto, è arrivata anche la diciannovesima fumata nera.
La novità è che gli uomini di Berlusconi hanno cambiato atteggiamento nei confronti del candidato del Pd. Ora mettono in dubbio che abbia i requisiti richiesti per ricoprire la carica di giudice costituzionale.
Dopo che Forza Italia ha cambiato ben tre candidati, ormai è palese che lo sbarramento dei dissidenti sul voto parlamentare per i giudici della Consulta ha un solo nome, ed è quello dell' ex presidente della Camera.
In Parlamento, oggi, è prevista la seduta di votazione per eleggere i giudici della Corte Costituzionale. Forza Italia, Partito democratico e NCD dichiarano di votare scheda bianca, mentre il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, auspica che la votazione abbia (finalmente) un esito positivo.
Ennesima fumata nera sui due candidati di Pd e FI, invece Balducci e Zanettin sono i due membri laici del Csm. Intanto i grillini scrivono in una nota che stanno raccogliendo in Parlamento i frutti del loro impegno: «Inizia a soffiare un vento buono che spazzerà via la sporcizia del Paese».
Il partito di Grillo si scaglia contro Luciano Violante, affermando che non può essere votato tra le nomine del Csm viste le sue molteplici «amnesie«. A proposito proprio di quell'interstizio costellato di bombe, patti e ricatti mafiosi, che è il periodo tra il 1992 e il 1994: uno dei periodi più oscuri del Paese sul quale Violante non ha contribuito a far luce.
Veti, sospetti, tradimenti: oggi riprende il tormentone parlamentare per la nomina dei giudici della Consulta e del Csm, che finora ha prodotto solo sfiducia nei confronti delle Istituzioni.
Il M5s voterà scheda bianca per l'elezione dei due giudici della Corte Costituzionale. I nomi proposti sarebbero infatti «impresentabili☼, e i grillini continueranno a designare unicamente il loro candidato: Alessio Zaccaria.
Dopo nove bocciature, uno dei due candidati alla Consulta sceglie il bel gesto. Ora bisognerà vedere cosa farà Violante. Lunedì si riprendono le votazioni nella speranza che il teatrino politico scriva la parola fine sul tormentone della Consulta.
«Abbiamo fatto una bella figura di m...», si sfoga amaro Berlusconi con tutti quanti gli vengono a tiro. Il suo candidato per la Consulta, Antonio Catricalà, è stato spazzato via dal voto di ieri. E pure quello di Renzi, cioè l’ex presidente della Camera Luciano Violante, non ha fatto una gran riuscita.
E' quanto si legge sul blog di Grillo, in un lungo post firmato da M5s Senato a commento del voto per l'elezione dei due giudici della Consulta e dei consiglieri laici del CSM: «Assistiamo all'ennesima spartizione di potere tra Forza Italia e PD». Rampelli (FDI): «Stallo copre Renzi di ridicolo».
Laura Boldrini e Pietro Grasso, alla vigilia della seduta comune del Parlamento, mostrano di avere recepito l'esortazione del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che aveva definito «non ulteriormente differibile» il voto su CSM e Consulta, dopo il mancato rispetto delle scadenze.