Partnership Michelin-TheFork: prenotabili 4.000 dei 14.000 presenti sulla Guida
Da oggi sull’app e sul sito di TheFork è possibile identificare e prenotare ancora più facilmente 4.000 dei 14.000 ristoranti della Guida Michelin
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Il Dottore ammette un errore alla curva 10 nel suo tentativo migliore, ma attacca anche con decisione la Michelin per aver portato delle mescole sbagliate
È (ancora) la giornata di Jorge Lorenzo, ma ad essersi messo in luce è stato soprattutto Marc, per il suo doppio salvataggio con il ginocchio: tanto di cappello
Vinales e Zarco ottengono i due migliori tempi nelle prove organizzate per provare le gomme con il nuovo asfalto del Montmelò. Cade Rabat: ricoverato
Al secondo posto conquistato nel GP di Spagna di ieri, il pilota francese fa seguire il miglior tempo nelle prove, davanti alle Honda. Decimo Valentino Rossi
Lo conferma lo stesso Danilo: per il 2019 è in cerca di un sellino in un team ufficiale. E, se non sarà la Ducati ad offrirgli la chance, è pronto a cercarla altrove
Le moto verranno svelate solo a fine mese, prima che si riaccendano i motori con i test in Malesia. Ma intanto possiamo già azzardare i primi pronostici...
Il boss della Michelin fa il punto sulla stagione appena conclusa e su quella che si sta preparando, non solo dal punto di vista delle gomme: «Marquez? Ha la miglior percezione e reazione»
Il fresco vicecampione del mondo lancia subito la rivincita in vista del prossimo Mondiale stabilendo il miglior tempo nella seconda giornata di prove. Ma ora attende la prossima Ducati
Dal Cambio nel cuore di Torino alle «tre stelle» a Piazza Duomo, passando per Villa Crespi. Dove si trovano i ristoranti stellati in Piemonte?
Ventidue anni in MotoGP, un Mondiale in Ducati con Stoner e quattro nella casa giapponese con Marquez. Il manager torinese classe 1964 abbandona il circus delle due ruote
Il Dottore finisce a terra per la seconda volta in due giorni, disarcionato nuovamente dalla sua M1, e solo per miracolo riesce a salvare la gamba già fratturata: «Sono stato molto fortunato». Ma il vero giallo riguarda le gomme Michelin: non sono cambiate, eppure la Yamaha non le digerisce più
Una versione inedita della mescola media, studiata proprio per fornire più stabilità in frenata e in curva su un tracciato fuori dal comune, come quello della riviera romagnola. Per la corsa al Mondiale, tuttavia, questa variabile impazzita in più rischia di introdurre ulteriore imprevedibilità
La casa di Tokyo interrompe le sue ferie estive per concedersi due giorni di collaudi sulla pista che ospiterà il prossimo Gran Premio della Repubblica Ceca. Al centro del programma, uno chassis che dovrebbe risolvere gli endemici problemi di accelerazione. Anche se Marc è scettico...
Asfalto bagnato uguale scarsa aderenza: ovvero, le condizioni in cui finora la versione standard della Yamaha era apparsa più in difficoltà. Invece, con le modifiche da lui stesso chieste, il Dottore ha dimostrato di trovarsi molto meglio, chiudendo secondo alle spalle del solo Redding
I continui e imprevedibili cambiamenti di fronte delle ultime gare sono stati condizionati più dagli pneumatici che dalle moto o dai piloti. Sulla carta, quella olandese dovrebbe essere una pista meno severa per le coperture, ma anche stavolta non mancano le incognite della vigilia
Il nostro Paolone e il veterano dei manager del Motomondiale tracciano un primo bilancio dopo un terzo di stagione: «La sorpresa è la Ducati, grazie anche ad un'ottima unità della squadra. In Yamaha, invece, l'ambiente si sta guastando, e anche in Honda dove Pedrosa mette il naso fuori»
Pienissimi voti per Andrea, che bissa il Mugello superando una prova difficile, e ora crede davvero di poter essere un pilota da campionato. In casa Yamaha, Maverick Vinales torna sulla terra, mentre Valentino Rossi punta tutto sulle soluzioni che ha chiesto di provare nei test di domani
Cosa è successo alla squadra in blu? Secondo il Dottore, i problemi sono sempre i soliti: «Questa M1 non gira, l'ho detto dalla prima volta che l'ho provata». Per Maverick, è colpa della Michelin: «Non so cosa stia succedendo, ma non mi piace. E in testa ho una grande confusione»
Gli pneumatici Michelin dal comportamento sempre più imprevedibile stanno condizionando anche questo Gran Premio di Barcellona: Dani Pedrosa, che le stressa meno, è davanti; le Yamaha che non si sono adattate vanno in crisi. E domani il finale di gara rischia di essere anche peggio
Sono ancora una volta le gomme a condizionare il risultato della casa di Iwata, che si ritrova infatti con Maverick Vinales in terza fila e con il Dottore addirittura in quinta. Top Gun punterà a limitare i danni in ottica campionato, ma il numero 46 può contare su un passo gara interessante.
Prima il ritiro all'ultimo giro del Gran Premio di Le Mans: «Gli è scivolato al posteriore, una situazione particolarmente strana e inusuale». Poi l'infortunio durante l'allenamento con il cross: «Anche se non è particolarmente grave. Ma al Mugello deve arrivare a posto, sano e grintoso»
Finalmente al Mugello torna l'anteriore più rigido che Marc, come anche Valentino Rossi, aveva chiesto a gran voce. E quindi scivolate come quelle di Le Mans non si dovrebbero più ripetere: «Lo pneumatico che useremo dalla prossima gara si muove di meno ed è più costante»
Grandi avversari, ma uniti dallo stesso destino nel Gran Premio di Francia: entrambi cadono e raccolgono zero punti, perdendo terreno prezioso in classifica mondiale: «Anche noi possiamo sbagliare». Ma forse anche la loro soluzione sarà la stessa: la gomma anteriore più rigida
Al termine del lungo tira e molla ha prevalso la posizione del Dottore: i suoi colleghi gli hanno dato ragione votando in netta maggioranza (venti a tre) per il ritorno dello pneumatico dello scorso anno. Quello che il fenomeno di Tavullia chiedeva da tempo perché più stabile e preciso
Anche dopo un weekend positivo come quello del suo primo podio in Ducati, Por Fuera non riesce proprio a trattenersi. Protesta per l'anteriore più duro che potrebbe rientrare in gara dal Mugello, eppure a preferirlo non è solo il Dottore, ma anche il suo amico Marc Marquez
Non si ricorda una gara così negativa nel recente passato del Dottore: «Colpa dello pneumatico dietro che non ha mai smesso di pattinare, sono stato fortunato perfino ad arrivare al traguardo». Stessi problemi anche per Maverick Vinales, che si avvicina a 4 punti
Il responsabile della Michelin racconta la situazione e l'evoluzione degli pneumatici di MotoGP: «La carcassa più dura la proveremo nei test di domani. È più adatta a chi frena forte, come Valentino, Dovizioso e Marquez, ma cerchiamo di accontentare tutti»
Gli spagnoli, che hanno vissuto due carriere parallele, hanno lo stesso vizio: spingono sempre al massimo, anche quando dovrebbero amministrare. Il Dottore, invece, guida di esperienza: non è il più veloce ma il più costante. E comanda la classifica
Una scivolata pesante costa a Top Gun non solo la possibilità di lottare per la vittoria ad Austin, ma anche la testa della classifica generale a vantaggio del suo compagno di squadra Valentino Rossi: «Non ho sbagliato io, forse la gomma...»
Doveva tornare già in Argentina lo pneumatico anteriore più rigido chiesto dal Dottore e da altri otto piloti, ma venne consegnato in ritardo. La sua reintroduzione era stata dunque posticipata ad Austin, ma ora non se ne parla più
Il Dottore non è l'unico a chiedere il ritorno allo pneumatico anteriore dalla carcassa più rigida, come quello che veniva utilizzato nella passata stagione. Lo stesso problema ce l'hanno tutti coloro che sono più aggressivi in frenata
Il Dottore aveva chiesto a gran voce (insieme a molti colleghi) di poter riavere lo pneumatico più rigido dello scorso anno, con cui aveva sensazioni migliori. Dopo tante proteste gli era stato concesso, ma di mezzo ci si è messo uno sciopero
Il Dottore, di nuovo alle prese con le difficoltà con l'anteriore che lo hanno tormentato per tutto l'inverno, è solo sedicesimo. Ma sono in ritardo anche le Ducati di Andrea Dovizioso, quattordicesimo, e Jorge Lorenzo, diciottesimo
Il gommista francese sosteneva che il Dottore fosse l'unico ad avere problemi con il nuovo anteriore troppo morbido. Invece gli hanno dato ragione anche Marquez, Pedrosa, Crutchlow e Iannone. E il fornitore è stato costretto a fare retromarcia.
Se nel GP d'Argentina il leader di campionato sarà costretto a scoprire una pista dove non ha mai girato con la Yamaha, il suo compagno di squadra festeggia invece il record di partenze nel Motomondiale tornando alla vecchia gomma che più amava
Un anno fa la gara fu ridotta e divisa in due metà per colpa degli pneumatici che esplodevano. Stavolta, scottato da questo precedente, il fornitore francese si è concentrato particolarmente su questo weekend per evitare il bis
Nelle mille e una notte del Qatar, dalla lampada di Aladino è uscito il Dottore. Con l'ennesima rimonta da favola: da decimo a terzo girando più veloce del vincitore Maverick Vinales. E ora, l'eroe è finalmente pronto alle prossime imprese
In crisi dai test invernali e fino a ieri, oggi improvvisamente Andrea ha trovato una via d'uscita dai suoi problemi con l'anteriore. Ed è balzato al secondo posto, ad appena 14 millesimi dal solito leader Maverick Vinales
Ecco qual è il problema che tormenta il Dottore da tutto l'inverno: l'ultima versione dello pneumatico anteriore, dalla carcassa più morbida. Che non piace a lui così come agli altri piloti aggressivi in frenata, da Iannone a Marquez
Il Dottore è solo nono e staccato di 1.4 secondi dal compagno di squadra Vinales in vetta: «Il passo gara mi preoccupa». Ma gli altri connazionali vanno anche peggio: Dovizioso undicesimo, Iannone tredicesimo, Petrucci sedicesimo
Il maltempo insolito per il Qatar ha compromesso i test pre-stagionali di Moto2 e Moto3 e potrebbe fare lo stesso anche per la gara inaugurale della stagione il prossimo weekend: ci sono problemi di sicurezza e approvvigionamento delle gomme
Il team principal della Honda parla dei suoi piloti: «Marc è uno di quelli speciali, ma quello che è successo nel 2015 lo ha influenzato. I veri drammi della vita, comunque, sono altri, bisogna dare il giusto peso alle cose»
Il Maniaco continua il suo complicato adattamento alla nuova Suzuki: «La moto va bene, ma devo cambiare il mio stile in inserimento di curva. È l'esatto contrario della Ducati, ma pian piano mi ci sto abituando»
Il capotecnico del Dottore soddisfatto dopo il grosso passo avanti compiuto nella penultima giornata di test pre-campionato ieri in Qatar: «Su di lui non avevamo dubbi, ma finora non eravamo riusciti a dargli la giusta base»
Ferrero è l’azienda con la più alta reputazione al mondo tra tutte le aziende alimentari e contestualmente la prima azienda italiana per reputazione nel prestigioso ranking mondiale
Per la MotoGP i prossimi saranno giorni attesissimi: giovedì 16 e venerdì 17 (occhio alla cabala!) compiono gli anni i due campioni, ma soprattutto nella notte italiana si torna a far rombare i motori, per le importanti prove in Australia
Alla vista spiccano il colore blu più scuro ed elettrico e l'assenza delle alette, proibite dal regolamento tecnico. Ma i veri cambiamenti, gli ingegneri giapponesi li hanno realizzati sotto la carrozzeria, in particolare nel motore e nel telaio
Il pilota del team Pramac fa le carte al nuovo Mondiale: «Guardando al 2016, Marquez è il favorito. Ma il Dottore negli ultimi due anni ha fatto più punti di tutti. E io quest'anno avrò la Ducati ufficiale, la stessa di Jorge Lorenzo...»
A tre anni di distanza dal tragico incidente sugli sci di Schumi, Nando ricorda quanto accadde dieci anni fa, quando vinse il suo ultimo titolo mondiale proprio al termine di uno scontro diretto con l'allora bandiera della Ferrari