24 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Trieste

Scoperto un falso cieco in Fvg: percepiva una pensione di invalidità civile

Nei guia un cittadino bengalese: gli sono stati richiesti indietro 21 mila euro

TRIESTE - Nell’ambito dell'attività di servizio della Guardia di Finanza di Trieste, è stato individuato un bengalese, residente nel capoluogo giuliano che, dissimulando il suo reale stato di salute, ha presentato all’Inps domanda di pensione come invalido civile mostrando alle commissioni mediche esaminatrici un falso aggravamento della patologia degenerativa detta 'malattia di Devic'.  L’approfondimento documentale sul reale stato di salute della persona oggetto di accertamenti, eseguito presso l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale e attraverso la raccolta delle dichiarazioni di numerosi soggetti, tra cui medici specialisti e operatori sanitari, ha dato la possibilità di segnalare all’Autorità Giudiziaria l’atteggiamento artificioso del soggetto, finalizzato a richiedere e ottenere un 'aggravamento' della pensione di invalidità civile. 

Indagini e pedinamenti

Il cittadino bengalese è stato quindi oggetto di numerosi pedinamenti e osservazioni da parte dei militari della Guardia di Finanza, anche con l’utilizzo di mezzi di videoripresa, che hanno avvalorato la tesi di artificiosità degli atteggiamenti dell’uomo il quale, pur potendosi definire un 'ventesimista', non avrebbe subito nessun aggravamento del suo stato salute tale da poterlo definire 'cieco assoluto'.  A fronte della documentazione raccolta e dell’attività di investigazione coordinata dalla magistratura competente, risultano dimostrate le illecite condotte del bengalese che hanno consentito al Giudice per le Indagini Preliminari di Trieste di emettere un provvedimento di sequestro per 21.000 euro, corrispondente ai ratei pensionistici riferibili al presunto aggravamento del visus. 

Bloccata la pensione

Il provvedimento è stato eseguito direttamente presso l’Inps che ha bloccato immediatamente l’erogazione della somma ed è stato notificato allo straniero al suo rientro in Italia dopo che aveva trascorso un soggiorno in Bangladesh.