Violenta rissa a Villa Opicina: se le danno di ‘santa ragione’ per amore
I fatti risalgono al pomeriggio del 29 agosto, sono accaduti in una comunità che accoglie giovani stranieri richiedenti asilo politico
TRIESTE - Si è conclusa in questi giorni un’attività investigativa condotta dal Nucleo operativo e radiomobile della compagnia carabinieri di Aurisina, mirata all’identificazione di tutti i giovani che avevano preso parte a una violenta rissa nel pomeriggio del 29 agosto a Villa Opicina, in una comunità che accoglie giovani stranieri richiedenti asilo politico.
I FATTI - In pieno giorno, quattro giovani albanesi hanno affrontato cinque coetanei di nazionalità pakistana. Dopo gli insulti reciproci il gruppetto è venuto alle mani ed è scoppiata una vera e propria rissa. Gli operatori preposti alla loro sorveglianza, allarmati, hanno allertato il 112. Un equipaggio dell’aliquota radiomobile di Aurisina, che si trovava in perlustrazione a breve distanza, era intervenuto identificando alcuni dei responsabili, tre dei quali erano anche stati trasportati al pronto soccorso per aver riportato ferite e contusioni varie e uno di loro è rimasto in osservazione per 24 ore. Altri giovani coinvolti erano invece riusciti a dileguarsi prima dell’arrivo dei militari. I carabinieri avevano anche sequestrato tre mazze da cricket della lunghezza di circa un metro che presentavano evidenti tracce di sangue.
TUTTI IDENTIFICATI - Da accertamenti successivi, gli uomini dell’Arma sono riusciti a identificare e denunciare alla Procura della Repubblica al Tribunale per i Minorenni di Trieste tutti i partecipanti alla rissa e a far luce sui motivi dello scontro, riconducibili a contrasti nati per questioni di natura sentimentale.