28 marzo 2024
Aggiornato 14:00
il 3 novembre prossimo

Corteo di Casapound: istituzioni, Curia e sindacati contrari

Presa di posizione di Dipiazza e Fedriga, con Serracchiani che 'pungola' il centrodestra

TRIESTE - «Sono profondamente contrario a manifestazioni di questo tipo». Lo ha detto il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, a capo di una giunta di centrodestra, riferendosi al corteo nazionale di CasaPound in programma per il 3 novembre prossimo, in ricordo della fine della Grande Guerra.
Il sindaco ha poi sottolineato che il 4 novembre sarà a Trieste il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Festa dell'Unità nazionale e Giornata delle Forze armate e della chiusura ufficiale delle celebrazioni nel centenario della Grande guerra.

LE PAROLE DI FEDRIGA - Sulla manifestazione è intervenuto anche il presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga: «A me non preoccupa una sfilata - ha osservato - a me preoccupa negare dei valori e i valori che sono rappresentati da chi ha lottato per la libertà, e i diritti sono valori fondamentali e quindi ho tenuto a ribadirli perché è stato uno sfregio, una vergogna quanto avvenuto con l'annuncio delle leggi razziali». Contro si sono espressi anche la Curia, i sindacati e l’Anpi.

SERRACCHIANI PUNTA IL DITO CONTRO LA DESTRA«E’ sempre una buona notizia quando la destra dà segno di ragionevolezza, sia pur condotta controvoglia sulla buona strada dall’insurrezione della società civile, delle autorità spirituali e, se non spiace, anche da un’opposizione intransigente». Sul tema è intervenuta anche la deputata dem Debora Serracchiani: «Il passato non lasciava molto spazio alla speranza: dal 2001 quando Comune, Regione e Provincia sponsorizzavano un convegno con un volontario delle Waffen SS, al 2003 quando un membro della Giunta comunale giudicava che accostare il ricordo delle leggi razziali desse a Trieste ‘un’immagine schifosa attraverso una pubblicità negativa’, la passata intitolazione di vie a personaggi schiettamente di destra, il recente tentativo di intitolare una via ad Almirante, la sfortunata partecipazione del sindaco a un raduno di Forza Nuova. Insomma, c’è una tentazione di cui la destra a Trieste sembra non liberarsi. Anche per questo va ringraziata la Curia triestina che, in particolare su alcuni temi di grande rilievo etico e sociale, non ha esitazioni a far sentire con nettezza la sua voce pastorale, anche in circostanze scomode. Nel caso del corteo di CasaPound – conclude – ha fatto senz’altro la differenza. Poi, può lasciare perplessi il fatto che sia necessario l’intervento della Chiesa per dare la linea ‘giusta’ a un partito».