Duino Aurisina, chiusa la Squadra nautica della Polizia
Ad annunciarlo è Lorenzo Tamaro, segretario provinciale del Sap
TRIESTE - «Le politiche nefaste in termini di sicurezza degli anni passati, produce anche in questi giorni prettamente estivi i suoi danni: chiusa la Squadra nautica di Duino Aurisina». Ad annunciarlo è Lorenzo Tamaro, segretario provinciale del Sap, il Sindacato autonomo di Polizia. «Un 'ridimensionamento' quello delle squadre nautiche - aggiunge - decisa su scala nazionale negli anni scorsi e fortemente osteggiato dal Sap, in considerazione anche del fatto che gli interventi da parte di questa specialità non sono mai mancati, rappresentando in alcune zone del territorio nazionale l’unica presenza dei tutori dell’ordine. Un modo, quello della chiusura della Squadra Nautica di Duino Aurisna, per consentire di recuperare un 'pugno' di uomini al fine di dare un po’ di sollievo, davvero minimo e impercettibile, ai commissariati, in continuo e ormai cronico affanno».
«La situazione è tale - evidenzia Tamaro - che molto spesso è difficile perfino garantire il controllo del territorio con la 'volante' del Commissariato. Infatti sempre più spesso ciò avviene solo grazie alla disponibilità da parte degli operatori di polizia ad effettuare il lavoro straordinario, peraltro retribuito in maniera ignobile. Sembra paradossale quindi leggere sulla stampa che sono stati potenziati i controlli a mare, vedere le immagini delle bellissime, scenografiche e sicuramente ad effetto evoluzioni delle moto d’acqua della Polizia di Stato, mentre proprio questi giorni si è messo in scena l’atto della concreta chiusura di quello che, soprattutto in estate, era un vero e proprio punto di riferimento dei numerosi utenti che affollano le spiagge e il mare di quella parte così importante della nostra provincia.
«Come poi non ricordare anche le funzioni di Polizia di Frontiera che la Squadra Nautica di Duino Aurisina svolgeva: stessa sorte, accaduta a quella di Muggia molti anni fa. Continuano ancora quindi gli effetti di una politica dei tagli e delle 'razionalizzazioni' che - conclude il segretario del Sap - costituiscono di fatto un arretramento della sicurezza sul territorio che si tenta di arginare con degli annunci ad effetto e magari giustificandolo asserendo che erano inutili sovrapposizioni».
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