28 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Idroaviazione, che passione!

Ultimi giorni per visitare la mostra dedicata agli idrovolanti degli anni Trenta

L'esposizione promossa da Comune di Trieste e Fondazione Fincantieri su “Idrovolanti: l’epopea dei Cant tra le due guerre” sarà visitabile anche nel weekend. Questo pomeriggio arriverà un idrovolante proveniente da Como

TRIESTE - Idrovolante in arrivo (già oggi pomeriggio, meteo permettendo) e ultimi giorni per visitare la bella e interessante mostra storica promossa da Comune di Trieste e Fondazione Fincantieri su «Idrovolanti: l’epopea dei Cant tra le due guerre» (fino a domenica 7 maggio, alla Sala «Attilio Selva» di Palazzo Gopcevic, via Rossini 4, orario 10-18), mentre prosegue (fino al 28 maggio, al Civico Museo della Civiltà Istriana Fiumana e Dalmata di via Torino 8) la mostra parallela dedicata al grande pilota triestino, ardito collaudatore nonché capo scalo della S.I.S.A. dei Cosulich a Trieste e a Venezia Gianni Widmer. Un fine settimana dunque nel quale gli appassionati dell'idroaviazione e, più in generale, della storia di queste terre potranno cogliere più d'una soddisfazione. 

Gli appuntamenti
Tra gli ultimi appuntamenti, da non perdere la conferenza di chiusura alla Sala «Bazlen» (antistante alla mostra), sabato 6, alle ore 17.30, sul tema «Architetture per il volo: dalle Officine Aeronautiche di Monfalcone all’Idroscalo Civile di Trieste», tenuta da Edino Valcovich docente al nostro Ateneo ed esperto della materia, cui presenzierà anche, per un finale saluto, l'Assessore comunale alla Cultura Giorgio Rossi. La mostra «Idrovolanti: l’epopea dei Cant tra le due guerre» si avvale, a Palazzo Gopcevic, di una notevole ricchezza di immagini fotografiche, disegni, documenti e diplomi d'epoca, riviste e modelli, per ricostruire l'epopea di questo particolare tipo di aerei, la saga della famiglia Cosulich «pioniera» oltre che nella cantieristica e nell'armamento navale anche nell'avvio dell'aviazione civile italiana, e, con essa, la storia stessa di queste terre, fra Monfalcone, Trieste e l'Adriatico Orientale, l'alto livello dei suoi tecnici e delle sue maestranze, il coraggio di piloti e collaudatori, determinati e pronti a ogni rischio. Una vicenda gloriosa durata 20 anni, tra il 1923 e il 1943, e conclusasi definitivamente il 20 aprile 1944 con il bombardamento anglo-americano del Cantiere di Monfalcone e la completa distruzione delle annesse Officine Aeronautiche. Un ventennio che vide la costruzione presso la «divisione aeronautica» del CA.N.T. (sigla di Cantiere Navale Triestino, poi «traghettato» nei Cantieri Riuniti dell'Adratico-CRDA) di oltre 1400 aerei, fra idrovolanti e «terrestri», con il coinvolgimento di fino a 5.000 addetti tra i settori di progettazione e di produzione. E ciò mentre emergeva il ruolo di Trieste quale principale 'stazione' e specchio d'acqua di partenza e arrivo degli idrovolanti in servizio commerciale per passeggeri e merci (inizialmente con la S.I.S.A.-Società Italiana Servizi Aerei, poi »Ala Littoria»), con il volo inaugurale effettuato il 1 aprile 1926 alla volta di Torino, poi con i voli per Zara e con la costruzione dell'ampio ed efficiente Idroscalo (oggi sede della Guardia Costiera) inaugurato il 24 maggio 1933. Pezzi di storia, importanti e altamente significativi della caratura economica e industriale della Trieste dell'epoca. 

L'arrivo dell'idrovolante
Per quanto concerne l'arrivo di un idrovolante, «celebrativo» della linea Trieste-Zara che sempre la S.I.S.A. dei Cosulich avviò negli anni '30 per collegare la nostra città all'Adriatico Orientale, viene per ora confermato il programma già annunciato: questo pomeriggio alle 16.30, arrivo dell’aereo proveniente da Como e suo ammaraggio nello specchio di mare antistante il Molo  Audace; sabato 6, dalle 10 suo ormeggio alla radice del Molo e quindi decollo alle 11 alla volta di Zara; domenica 7, alle 12, rientro da Zara e nuovo ammaraggio davanti al Molo Audace; alle ore 15 decollo e ripartenza alla volta di Como. Il volo sarà compiuto da un Cessna dell'Aeroclub di Como e durerà, fino a Zara, circa 1 ora e 45 minuti, ripetendo velocità e quota dei Cant di allora, ovvero volando a 500 piedi, corrispondenti a circa 160 metri sopra il livello del mare. Sempre sabato 6 maggio, in concomitanza con la partenza dell'idrovolante per Zara, è previsto, dalle ore 9 alle 13.30, al Civico Museo della Civiltà Istriana Fiumana e Dalmata di via Torino, uno speciale annullo filatelico, mentre dalle 9 alle 18 nella stessa via Torino e nelle sale della mostra si svolgerà l’evento «La via del fumetto».