28 marzo 2024
Aggiornato 09:30
La resa dei conti

Il bilancio di fine anno degli assessori regionali

2 milioni risparmiati con l’abolizione delle Uti e 116 investiti nella crescita delle imprese. Grandi investimenti nelle politiche occupazionali e formative e nuove assunzioni in ambito sanitario. Trieste riceverà 50 milioni per il Porto Vecchio e sarà sgravata dai costi per i profughi minorenni non accompagnati

TRIESTE - Nella conferenza stampa di fine anno indetta dalla regione, molti sono stati i punti evidenziati e illustrati dagli assessori riguardo alle specifiche aree di competenza, e importanti sono stati i report relativi a sanità, turismo, politiche sociali e del lavoro, oltre alla rivoluzione operata nelle autonomie territoriali con l’abolizione delle province.

Attività produttive
L’assessore alle attività produttive, turismo e cooperazione Sergio Bolzonello annuncia che sono stati investiti 116,3 milioni di Euro per la crescita delle imprese. Il catalogo degli incentivi è facilmente consultabile online, e sono stati individuati 4 nuovi canali contributivi:, tra cui servizi manageriali, imprese e cooperative in crisi, per un investimento complessivo di 6,3 milioni. 65 milioni sono inoltre stati spesi per ricerca e sviluppo e 12 milioni per l’area di crisi industriale di Trieste (zona industriale).
Per quanto riguarda turismo e terziario sono stati investiti 1,6 milioni per progetti d’innovazione tra cui la formazione di edicolanti e tassisti in quanto primi interlocutori dei turisti, la costruzione di riserve idriche per l’innevamento delle piste da sci, con un risultato incoraggiante: un incremento del 5,6 percento delle presenze in Fvg nei primi 9 mesi del 2016.

Autonomie locali
L’assessore Paolo Panontin ha annunciato che con l’abolizione delle province e l’entrata in vigore delle Uti sono stati risparmiati 1,9 milioni sulle spese amministrative. Si è anche investito sulla digitalizzazione del territorio per 5 milioni, con un accordo tra regione e Cisco relativo alla banda ultralarga. Per quanto riguarda la sua delega alla protezione civile, l’assessore ha ricordato il grande impegno per il sisma in Centro Italia (365 volontari inviati dal Fvg), e 71 interventi di messa in sicurezza nel territorio regionale.

Sanità e sociale
Numeri importanti, quelli elencati dall’assessore Maria Sandra Telesca: 40 medici, 174 infermieri e 56 operatori sociosanitari impiegati o stabilizzati quest’anno in seguito allo sblocco delle assunzioni. Avviati inoltre 8 centri di assistenza primaria e una rete informativa e assistenziale per le malattie rare (che interessano una grande quantità di persone, poche per ognuna delle numerose patologie), e per le cure palliative che riguardano i casi terminali. Significativi anche il piano per l’odontoiatria sociale e contro il gioco d’azzardo, oltre al progetto relativo all’invecchiamento attivo e premiato dalla Commissione europea. Numerosi inoltre gli interventi alle strutture sanitarie, come la nuova dialisi a Gemona e la Cittadella Salute a Pordenone
In quanto a politiche sociali si ricorda l’abbattimento delle rette ai nidi (5 i milioni investiti) e 39 milioni per l’inclusione attiva, a sostegno del reddito di più di 13 mila cittadini.

Politiche abitative e infrastrutture
L’assessore Maria Grazia Santoro riferisce che sono 97 i milioni investiti nelle politiche abitative, riguardanti i mutui prima casa, gli alloggi Ater e il sostegno per gli affitti per i redditi bassi.
Sbloccate inoltre molte opere pubbliche, anche con il fondo Volano (100 milioni in 2 anni). Tra queste si citano i 9 cantieri aperti nella rete viaria del Fvg, e altri 9 per i dragaggi.
40, inoltre, i milioni investiti per contenere il rischio frane ed esondazioni in tutto il territorio.

Lavoro e formazione
Loredana Panariti ha riferito che sono 5522 i lavoratori beneficiari delle politiche attive attuate dall’assessorato. Tra queste: azioni di orientamento, visite ad aziende, ‘vacancies’ e collocamento mirato con inserimenti e tirocini.
Per quanto riguarda la formazione sono stati quasi 15 mila gli studenti beneficiari di borse di studio e contributi, e sono stati 43 i milioni investiti in corsi di formazione, tra cui 2 bandi per operatori sociosanitari, corsi per detenuti e persone a rischio esclusione sociale, e altri percorsi nell’ambito del progetto Pipol, in seguito a cui  il 37 percento degli iscritti ha trovato lavoro.

Altri ambiti
Sono inoltre stati citati 88 interventi manutentivi in ambito idraulico-forestale, oltre che un massiccio investimento su vitivinicolo e agricoltura (10 milioni impiegati in promozione del vino all’estero e ristrutturazioe dei vigneti).
Importante l’erogazione dei 50 milioni per il progetto del Porto vecchio di Trieste e il sollevamento dei comuni più grandi dalle spese relative ai minori richiedenti asilo non accompagnati.