26 marzo 2025
Aggiornato 02:30
Commercio illecito

Raid della Gdf sui negozi cinesi: 8mila addobbi a rischio incendio

Sequestrati prodotti non a norma CE e potenzialmente pericolosi. Trovati anche 103 pacchetti di sigarette di contrabbando e 2 lavoratori ‘in nero’: sanzioni fino a 50mila Euro

TRIESTE - Attenzione alle luminarie di Natale non a norma e contraffatte: possono provocare incendi e danni alla salute. Questo il messaggio della Gdf, dopo un ‘raid’ nei numerosi negozi gestiti da personale di etnia cinese del Borgo Teresiano: 11 esercizi hanno subito sanzioni fino a 50 mila Euro e sono stati sequestrati 8000 prodotti non conformi alle normative. Sono stati controllati anche i container provenienti via nave dalla Cina e c’è stato un dispiego di 40 uomini delle Fiamme gialle e oltre 10 pattuglie.
Non solo luminarie non conformi, ma anche statuine del presepe, stelle filanti e giocattoli senza il marchio certificato CE e senza indicazioni in lingua italiana sulla provenienza del prodotto e sul tipo di materiale adoperato per la fabbricazione. Le autorità  invitano i consumatori a notare quest particolari, indici di merce non sicura.

Sigarette di contrabbando e lavoro nero
In uno dei negozi, la Gdf ha sequestrato anche 103 pacchetti di sigarette di contrabbando provenienti dalla Slovenia: reato che potrebbe costare al titolare 50 mila Euro di multa.
Ben più grave il reato commesso in un bazar, in cui due dipendenti lavoravano completamente ‘in nero’, e in questo caso il responsabile verrà segnalato alle Autorità amministrative  che applicheranno la recente normativa, e quindi sanzioni ingentissime.
Ulteriori indagini si apriranno per individuare i canali attraverso cui queste merci sono arrivate a destinazione.
Fino a 25 mila Euro, invece, le multe previste dalla Camera di commercio per e violazioni del Codice di consumo.

Il monito della Guardia di finanza
La Fiamme Gialle mettono quindi in guardia i consumatori dalla merce con marchi contraffatti o alterati, per tutelare le economie sane e certificate, il ‘made il Italy’, e per contrastare. Il commercio di prodotti privi di minimi requisiti di sicurezza e spesso nocivi per la salute dei consumatori.