Sicurezza e richiedenti asilo: la parola alle forze dell’ordine
Il sindacato autonomo di Polizia richiama l’attenzione sui rischi dell’accoglienza e il progressivo assottigliamento degli organici, che spesso porta all’intervento dell’esercito
TRIESTE - Il sindacato autonomo di Polizia, alla luce delle recenti risse avvenute tra profughi e richiedenti asilo (reati minori sedati da un tempestivo intervento delle forze dell’ordine) rilascia un comunicato per portare l’attenzione su un problema urgente: «Quello dell’integrazione per nulla semplice e spesso conflittuale, non tanto con gli italiani ma proprio con le varie etnie che vengono «accolte». Altra cosa poi garantire un futuro dignitoso a queste persone, che vista la crisi economica del nostro Paese, sarà cosa difficile da dare e che espone queste persone a forti rischi di essere assoldate dalla criminalità».
«Non voler vedere queste cose – sottolinea soprattutto il sindavato - significa essere irresponsabili, se poi si aggiunge una politica come quella della «rottamazione» nei confronti del Comparto Sicurezza di questi anni, significa essere criminali».
Polizia ed Esercito
Si ricorda come la carenza di personale in polizia porti a far spesso intervenire l‘esercito, cosa successa recentemente a Milano: «L’ordine pubblico è un ‘problema’ delle forze di polizia, non può e non deve essere dell’esercito. Crediamo che militarizzare le città, affidando all’esercito compiti di polizia anziché quella del controllo di obiettivi sensibili, come più volte richiesto dal SAP, possa garantire solo ed esclusivamente una ‘sicurezza di facciata’, piuttosto che una reale. Non può essere questa la ricetta giusta – si ribadisce nel comunicato - ad ognuno i suoi compiti e competenze! Chiediamo spesso come SAP rinforzi anche a Trieste di operatori di Polizia, ma siamo consci che finché il turn-over sarà del 55% e l’ammanco nella Polizia di Stato in Italia di 18 mila unità, non potremo disporre di quanto richiesto».
Una Polizia unica
Si esprime quindi la necessità, anche caldeggiata dall’Europa, di una polizia unica e di ordinamento civile, oltre a un rafforzamento dell’apparato sicurezza, in progressivo assottigliamento. «Per questo motivo – si conclude nel comunicato - il SAP da tempo si batte per le dotazioni, i mezzi, le formazioni, gli addestramenti adeguati con i tempi attuali e l’assunzione di uomini per le forze di polizia per poter sopperire in maniera efficiente alla forte richiesta da parte del cittadino che invoca sempre più di poter vivere in modo tranquillo e sicuro».