3 maggio 2024
Aggiornato 07:00
Macabro ritrovamento in provincia di Roma

Trovato il presunto corpo del goriziano Mario Grusovin a Ostia

Disperso dal 6 settembre, era scappato dal nosocomio Grassi. Si attende solo la prova del Dna per il riconoscimento.

OSTIA - Si attende ancora l’esame del Dna per confermare che Mario Grusovin è deceduto. Il corpo dell’81enne originario di Gorizia (ma residente a Casal Palocco, in provincia di Roma), è stato ritrovato nella pineta di Ostia, gli inquirenti sono quasi certi che si tratti di lui. Il 6 settembre aveva fatto perdere le sue tracce dopo aver lasciato l’ospedale Grassi, in cui era degente per la malattia di Alzheimer che lo affliggeva. 

I fatti
È stato ripreso dalle telecamere alle 17:35 mentre usciva dal nosocomio, alle 18 il figlio in visita non l’ha trovato in camera. Sono iniziate le ricerche, rese impossibili dal fatto che il degente non aveva portato con sè il cellulare. Le tracce individuate dai cani molecolari l’avevano portato solo fino alla stazione della metropolitana, e da lì più nulla.
A quel punto i familiari si sono rivolti alla trasmissione di Rai 3 ‘Chi l’ha visto?’, che ha trasmesso foto e informazioni utili. Nessuno ha più saputo nulla fino al 4 ottobre, in cui è stato rinvenuto quello che, con tutta probabilità, è il corpo dell’uomo.

Chi era Mario Grusovin
La famiglia Grusovin era molto conosciuta a Gorizia, la moglie di Mario era Imperia de Rocco, deceduta lo scorso marzo, figlia del maestro di scuola Celestino, insegnante di molte generazioni di goriziani. Il marito, invece, era un pilota dell’Alitalia in pensione.
La salma, senza documenti, è stata riconosciuta dal figlio Massimo, anche se visto lo stato di decomposizione avanzata e l’assenza di documenti si attende comunque la prova del dna. Le cause del decesso sembrerebbero naturali.