28 agosto 2025
Aggiornato 01:30
Dopo decenni di immobilità, grande passo per l’economia goriziana

L’aeroporto Duca d’Aosta torna in attività. Diventerà polo aeronautico

Se ne occuperà la Società consortile in un piano ventennale. Firmato ieri l’accordo con l’Enac a Roma

GORIZIA – Pronto il progetto per il recupero dell’aeroporto Duca d’Aosta di Gorizia dopo uno stallo burocratico che dura da decenni. Sarà la Società consortile a occuparsene in un piano ventennale atto a recuperare la struttura per trasformarla in un volano economico e occupazionale e sviluppando, collateralmente, un polo aeronautico. L’Ente nazionale aviazione civile ha ritenuto sufficienti gli incartamenti necessari per il passaggio, e nella sede di Roma l’atto in questione è stato firmato dal presidente della Consortile, Ariano Medeot, e il direttore genrale dell’Enac, Alessio Quaranta. Presenti il parlamentare Giorgio Brandolin e il presidente di Cciaa, Gianluca Madriz, oltre al sindaco Ettore Romoli in rappresentanza anche della collega di Savogna, Alenka Florenin. Da non dimenticare, a tal proposito, che sul territorio di Savogna ricade una parte dello scalo.

La Consortile dovrà occuparsi di tutti gli interventi di sistemazione e infrastrutturazione dell’area visto il pesante degrado accumulatosi nei decenni. «È una delle prime convenzioni del genere che viene sottoscritta in Italia – ha commentato il presidente della consortile, Medeot – Manca un ultimo tassello, che sarà fissato con il sopralluogo congiunto con l’Enac di Venezia, per l’accertamento dello stato di fatto dell’aeroporto, indispensabile per attivare le polizze assicurative, l’organigramma per il sistema antincendio e altri interventi che ci permetteranno di far ripartire la struttura. Un grazie ai rappresentanti dell’Enac con cui abbiamo potuto formalizzare questo innovativo accordo che, dopo 70 anni, permette alla città di Gorizia di poter gestire il Duca d’Aosta».

Soddisfatto anche il presidente della Cciaa, Madriz che evidenzia anche gli accordi con i rappresentanti dell’Enac per una pista di raccordo che servirà alla Pipistrel Aircraft. Il sindaco Romoli, invece, prospetta per l’area aeroportuale un grande ruolo futuro nela rinascita di un manifatturiero di qualità che possa rappresentare «un polmone economico e occupazionale per la città e il suo circondario».