1 maggio 2024
Aggiornato 19:00
Accoglienza e gestione dei richiedenti asilo

L’assessore Cecot contro il sindaco Romoli sul progetto per l’immigrazione Ar-Go

Cecot: “Forse il Sindaco non ha capito il meccanismo normativo, oppure fa finta di non capirlo”

GORIZIA – L’assessore provinciale Ilaria Cecot si è sempre battuta per una cultura dell’accoglienza verso i numerosissimi immigrati approdati negli ultimi anni nel territorio goriziano, e ribadisce la sua idea a proposito del Progetto Ar-Go, riguardante la gestione straordinaria dei richiedenti asilo sul territorio. Tra qualche mese sarà operativo il passaggio di consegne che vedrà trasferita la gestione del progetto dalle province ai comuni. Il sindaco Romoli ha posto il veto sulla proposta di rendere Gorizia l’ente capofila dell’iniziativa.
    «Quella relativa allo Sprar è solo la prima delle tante richieste che da qui a dicembre arriveranno all’indirizzo del signor sindaco - rimarca Cecot - nella sua veste di capofila d’Ambito e presidente dell’Uti Collio-Isonzo. Mi preme evidenziare che il mio appello non è rivolto tanto al sindaco di Gorizia, quanto al capofila degli enti territoriali deputati a portare avanti le politiche d’area vasta della destra Isonzo, politiche che dovrebbero tutelare e governare un territorio che va ben oltre il ponte Nove Agosto».

    «Francamente – continua l’assessore - non ho mai compreso perché lo Statuto dell’Uti Collio-Isonzo abbia consegnato a Romoli il diritto di veto. Personalmente ritengo che sarebbe più che necessario rivedere la cosa con urgenza. La proposta avanzata, totalmente estranea ai toni della propaganda ideologica, consegna a Romoli la possibilità di alleggerire proprio i numeri di Gorizia, unica sua preoccupazione, governando il fenomeno, invece di negarlo, pur di fronte all’evidenza, e gestendo un sistema, che ci pare la soluzione migliore. Ma forse il Sindaco non ha capito il meccanismo normativo, oppure fa finta di non capirlo».

    Strenua l’opposizione di di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale di Gorizia, per bocca dell’assessore Francesco Del Sordi: «Se vuole riempire la nostra città di migranti di ogni provenienza, a spese dei contribuenti, troverà il nostro partito pronto a fare le barricate. Abbia il coraggio di candidarsi e dire bene quali sono le sue intenzioni: vuole forse riempire Gorizia di richiedenti asilo e trasformare la nostra città in un sobborgo di Kabul o Islamabad e rendere la vita impossibile alle nostre donne ed ai nostri figli?»

    A sostegno della sua tesi, l’assessore Cecot ha ricordato come l’allestimento di strutture di prima accoglienza non abbia, negli anni, condotto a una maggior affluenza migratoria e a un’ingestibilità dei flussi. Al contrario, ritiene che il suo impegno in tal senso abbia reso più abitabili zone come il Parco della Rimembranza, un tempo adibito a «Latrina-dormitorio».