Capannone in fiamme per una bravata. Tredicenne si confessa autore dell'incendio
Due giorni fa l'accaduto a Turriaco. Oggi la confessione di un gruppo di minorenni, tra cui il giovane ragazzo che ha scatenato il rogo servendosi di un accendino
TURRIACO - Sembrava solo un gioco di tre ragazzini, invece, la bravata si è trasformata in un incendio doloso. In base alla confessione resa ai carabinieri alla presenza dei genitori, uno dei tredicenni ha appiccato il fuoco accanto a un magazzino di 1.500 quintali di fieno, in via 25 Aprile nei pressi di Turriaco, servendosi di un accendino.
Entrati nel fienile, avevano dato fuoco ad un po' di sterpaglia, per poi spegnerla ed allontanarsi dalla zona. Dalla ricostruzione, tuttavia, è emerso che uno dei tre ragazzi è tornato indietro con la sua bicicletta per incendiare un altro cumulo di paglia. Fatale gesto, poiché le fiamme sono ben presto divampate attaccando l'intero deposito esterno. I tre, rimasti nei pressi dell'incendio, forse spaventati, hanno raggiunto una stazione di benzina segnalando le fiamme e la necessità di chiamare i vigili del fuoco, cosa che peraltro era già stata fatta grazie all'intervento di un automobilista di passaggio. Nonostante il tempestivo intervento di due automezzi dei vigili del fuoco e di oltre 33mila litri d'acqua, il deposito è andato distrutto.
Durante i primi interventi, la pattuglia dei carabinieri aveva notato il gruppetto che si aggirava nei pressi dell'area, destando non pochi sospetti. Definitivo l'incontro in caserma con le famiglie, da cui sono emersi i dettagli dell'accaduto e la responsabilità del tredicenne che, di fatto, ha appiccato il fuoco.