19 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Segnalazione alla Procura di Trieste

Società triestina evade 4,6 milioni di euro spostando la sede a Hong Kong

La scoperta è stata fatta dalla Guardia di Finanza. Nel mirino dei finanzieri sono finite le operazioni commerciali, i dati contabili e la corrispondenza della società, che commercializza componenti elettrici

TRIESTE – Una società triestina con sede a Hong Kong ha sottratto al fisco italiano qualcosa come 4,6 milioni di euro. La scoperta è stata fatta dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale Trieste al termine di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo giuliano.

Nel mirino dei finanzieri sono finite le operazioni commerciali, i dati contabili e la corrispondenza della società, che commercializza componenti elettrici. E’ stata così sostanzialmente appurata l’esistenza solo formale della sede di Hong Kong, centro finanziario tra i più importanti del mondo nonché, fino al 31 dicembre scorso, territorio incluso nelle cosiddette ‘Black list italiane’, ovvero quelle in cui sono indicati gli stati a regime fiscale privilegiato.
Il sospetto che si trattasse di una società ‘estero-vestita’, ovvero dislocata all’estero per ragioni di mera convenienza fiscale, era maturato nel corso di altro controllo afferente a contributi pubblici erogati dalla Regione Fvg a una società triestina, attiva nel settore informatico. Gli investigatori avevano rilevato che quest’ultima società aveva effettuato diversi pagamenti a quella di Hong Kong per l’acquisto di beni e servizi (per importi superiori a  100.000 euro) con dilazioni temporali eccessive, comunque non in linea con le ordinarie prassi commerciali. E’ cosi venuta alla luce la riconducibilità di entrambe le aziende ai medesimi soggetti.
Dall’attività ispettiva è emerso come la società avesse in territorio nazionale la sede dell’amministrazione e della direzione, oltre alla quasi totalità dei clienti. Nella sede italiana veniva amministrata concretamente la società, venivano fornite al personale situato all’estero, incaricato della gestione di una linea produttiva di componenti elettrici, specifiche indicazioni sulla gestione degli ordini, dei pagamenti e dell’amministrazione del personale.

Le attività investigative hanno consentito di scoprire un evasore totale che ha omesso di dichiarare ricavi per quasi 4 milioni di euro, tra Iresed Irap, nonché circa un milione di euro ai fini Iva. L’amministratore italiano dell’impresa effettivamente operante nel nostro Paese è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Trieste per omessa presentazione delle dichiarazione dei redditi.