18 aprile 2024
Aggiornato 23:00
L'emergenza profughi

Romoli: «Gorizia nuovamente città civile»

Il sindaco: «Non tollereremo nuovi passi indietro, Cie può accogliere dignitosamente i richiedenti asilo». Una settantina di persone alla manifestazione organizzata dal centrodestra

GORIZIA - «Da ieri Gorizia è tornata a essere una città civile. Si sappia che non tollereremo nuovi passi indietro rispetto l’attuale situazione». Il sindaco Ettore Romoli ha espresso soddisfazione per il trasferimento dei 136 richiedenti asilo all’ex Cie di Gradisca, intervenendo nel corso della manifestazione organizzata all’esterno del palazzo della Regione in via Roma dalle forze di centrodestra per protestare contro l’ipotesi di una nuova tendopoli che Medici senza frontiere pareva intenzionata ad allestire nel capoluogo isontino.

«Desidero ringraziare il prefetto, il questore, il comandante dei Carabinieri perché grazie al loro impegno hanno posto fine a una situazione scandalosa: c’erano 165 persone che dormivano sull’Isonzo, ma anche al Parco della Rimembranza, sotto le case dei nostri concittadini, giustamente impauriti - ha detto Romoli -. L’ex Cie può accogliere dignitosamente i profughi, noi non abbasseremo la guardia ora che Gorizia ha un numero tollerabile di richiedenti asilo. Eppure c’è qualcuno che anche l’altra sera ha tentato fino all’ultimo di trattenere in città questi profughi: viene da domandarsi perché». Alla manifestazione all’esterno della Regione hanno partecipato una settantina di persone, tra cui anche i consiglieri regionali Riccardi e Zilli: l'iniziativa è stata organizzata da Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega Nord. A pochi metri, anche il presidio di Casapound, con una dozzina di attivisti.