24 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Musica

Addio Johnny Hallyday, icona francese del rock

Dopo aver attraversato più di 50 anni con la sua musica, l'idolo rock di intere generazioni se n'è andato stroncato da un cancro ai polmoni

Johnny Hallyday, in migliaia al corteo funebre sugli Champs Elysees
Johnny Hallyday, in migliaia al corteo funebre sugli Champs Elysees Foto: ANSA

PARIGI - E' morto nella notte del 5 dicembre 2017, a 74 anni, dopo er combattuto una lunga battaglia contro un cancro ai polmoni, il cantante francese Johnny Hallyday. A dare la triste notizia, poco prima delle tre del mattino, è stata la moglie Laeticia Hallyday: «Johnny Hallyday se n'è andato - ha scritto in un comunicato - Jean-Philippe Smet è morto. Scrivo queste parole senza crederci, eppure è vero, il mio uomo se ne è andato, ci ha lasciato stasera. Ci ha lasciato come ha vissuto per tutta la sua vita, con coraggio e dignità». La rockstar, considerata una vera e propria icona della musica francese, idolo di intere generazioni, era stata ricoverata in ospedale nella notte tra domenica e lunedì per problemi respiratori legati al cancro che gli era stato diagnosticato un anno prima.

Un uomo ed una carriera che hanno attraversato i decenni
Cantante, compositore e attore, Johnny Hallyday ha attraversato tutte le epoche per diventare un mito.  Nato il 15 giugno 1943 a Parigi ha avuto una splendente carriera lunga 55 anni. Abbandonato un anno dopo la sua nascita, cresce con la madre, la zia materna e i cugini Desta e Menen. A tre anni si trasferisce a Londra dai suoi cugini, due celebri ballerini. Sua cugina Desta sposa Lee Lemoine Ketcham, ballerino americano il cui nome d'arte è Lee Halliday, che diventerà poi una specie di padre adottivo di Jean-Philippe. Lee inizia a soprannominare il ragazzino Johnny e più tardi, quando dovrà decidere il suo nome di scena, la scelta ricadrà su Johnny Halliday (poi Hallyday). Presto il ragazzo si iscrive all'école des enfants du spectacle, segue dei corsi per corrispondenza e impara la danza classica, influenzato dalle cugine e da Lee Halliday che incarna il sogno americano. Tornato a Parigi, si iscrive al conservatorio per studiare chitarra e, a poco a poco, diventa un artista completo. Sale sul palco per la prima volta nel 1956, a 13 anni, prendendo parte ad uno spettacolo della cugina Desta e di suo marito. Canterà La Ballad de Davy Crockett, accompagnato dalla sua chitarra. «Sono stato salvato dal mio lavoro, forse non sarei qui oggi se non avessi avuto questa possibilità», tra le citazioni di Johnny Halliday più famose.

La gavetta e il successo
Alla fine degli anni '50, Hallyday inizia la sua gavetta nel rock. Nel 1960, a 17 anni, firma un contratto con Vogue e pubblica il suo primo album, cambierà poi il nome in Hallyday e non Halliday (come il marito della cugina), per un mero errore di ortografia. Rapidamente fa il giro delle sale da concerto e si circonda di personalità influenti come Line Renaud e Charles Aznavour. Arriva il successo di «Souvenirs, souvenirs»: i fan lo adorano. Le sue canzoni sono trasmesse su un numero sempre maggiore di radio e Hallyday diventa una star. A poco a poco, da rocker francese alla moda diventa membro di alcune rock band, tra cui Les Chaussettes Noires. Professionale e pazzo del suo lavoro, supera se stesso e alterna brani rock e sentimentali, seducendo il mondo intero. Si spinge così lontano da sperimentare il country blues, creando a volte confusione circa le sue presunte origini americane. Gli anni '60 passano ad una velocità folle, sono quelli del suo matrimonio con Sylvie Vartan, avvenuto nel 1965. La fine dei Sixties simboleggia una perdita di riferimenti artistici per Johnny, a quel tempo è influenzato da molti, forse troppi, generi musicali: rock, pop, rhythm and blues, soul. Deve rifocalizzarsi, affermare il suo stile, tornare al rock e solo al rock. Incontra il paroliere Michel Mallory che lo seguirà per quasi 10 anni, si muove verso un rock più melodico, più popolare. Registra due album nel 1976 e inizia una tournée francese. Il ritorno nel suo Paese segna un grandissimo punto di svolta per Johnny Hallyday. La sua popolarità è ancora più forte, il suo successo è immenso: è in cima alle classifiche da settimane. Le canzoni pubblicate in questo periodo sono tra le più cantate ancora oggi: «Requiem for a un fou», «Derrière l'amour», «Gabrielle», «Ma gueule...» I suoi concerti sono accompagnati da effetti speciali come dei veri e propri spettacoli. In parallelo, Hallyday muove i primi passi al cinema nel film di Claude Lelouch, L'aventure c'est l'aventure.

Gli anni '80
L'inizio degli anni Ottanta è segnato da una svolta, il divorzio da Sylvie Vartan. Ma, nel 1983, il cantante incontra l'attrice Nathalie Baye e l'anno dopo i due hanno una figlia, Laura Smet. La coppia durerà solo due anni. Meno acclamato dalla critica, Johnny Hallyday conserva la sua popolarità tra i suoi vecchi fan fedeli. Un nuovo impulso arriverà in seguito al suo incontro con il produttore Jean-Claude Camus. I suoi brani e i suoi concerti prenderanno una nuova strada e sorprenderanno il pubblico. Il duo è in una fase sperimentale di spettacoli in cui nulla è impossibile tra maxischermi, video e piccoli sketch sul palco. Ma Johnny Hallyday lavora troppo in fretta, il suo repertorio perde di qualità. Serve un cambiamento e, forse, l'incontro con Michel Berger lo aiuterà a rinnovarsi. Con lui registra nell'85 l'album «Rock'n'roll Attitude». È un successo. Le chanteur abandonné e Quelque chose de Tennessee sono solo due dei tanti titoli che gli danno una nuova immagine e allargano il suo pubblico. Una metamorfosi musicale che porta anche a una metamorfosi cinematografica. Voluto da Jean-Luc Godard, recita nel film Detective ed è tra gli ospiti del Festival di Cannes. Recita poi nel Conseil de famille di Costa-Gavras. Diventa un artista affermato, cantante in primo luogo ma anche un attore apprezzato. Johnny Hallyday pubblica nel 1986 un nuovo album realizzato e scritto da Jean-Jacques Goldman ed è ancora un grande successo: Que je t'aime, Je te promets, Laura, J'oublierai ton nom... Johnny Hallyday conta alla fine degli Ottanta quasi 30 anni di carriera.

I Novanta
Le collaborazioni di Johnny Hallyday sono numerose ma mai tutte uguali, lasciano sempre intatto il suo stile e il suo universo. L'inizio degli anni Novanta è segnato dal suo arrivo al Parc des Princes per lo spettacolo Retiens ta nuit. Nel 1995, Hallyday incontra Laeticia Boudou, si sposeranno l'anno successivo. Questo è il primo matrimonio per Laeticia, 21 anni, e il quinto per Johnny, 53 anni. Adottano due bambini, Jade e Joy, e dimostreranno a tutti che l'amore non ha età. Nel 1997, Johnny si prende un anno sabbatico e si dedica alla sua vita privata, il primo, dall'inizio della sua carriera. In armonia con la sua vita e con i suoi desideri, Johnny Hallyday diventa più saggio e lo dimostra (anche) nelle sue collaborazioni. Nel 1998, pubblica il suo 41esimo album composto da Pascal Obispo, in cui appare un grande successo: Allumez le feu. Un anno dopo collabora con suo figlio David per l'album Sang pour sang, tra i suoi più grandi successi. Dopo un grande tour per festeggiare i suoi 40 anni di carriera, Hallyday continua ad esplorare nuovi orizzonti.

La battaglia con la malattia
Nel 2009 viene ricoverato in ospedale, poco dopo il cantante annuncerà di essere stato operato al colon, rivelando di aver avuto un cancro. Nonostante le difficoltà, Johnny Hallyday continua le sue esibizioni. Nei mesi successivi viene ricoverato d'urgenza negli Stati Uniti a Los Angeles e alcune date del tour vengono cancellate. I fan iniziano a preoccuparsi. Dopo un lungo periodo di convalescenza, Hallyday ritorna sul palco e riprende la sua vita da showman. I tour si susseguono e crea persino un concept con Jacques Dutronc e Eddy Mitchell, Les Vieilles Canailles. Nel 2010, Johnny registra il suo 50mo album da solista e lancia il tour «Toujours vivant» dal 2014 al 2016. A marzo 2017, Johnny Hallyday rivela di essere affetto da cancro ai polmoni e può contare sulla sua famiglia e dalla moglie Laeticia per ricevere tutto il supporto di cui ha bisogno.