28 marzo 2024
Aggiornato 21:30
Dal racconto alla realtà

Mowgli esiste davvero! Trovata nella giungla una bimba allevata dalle scimmie

Come nel celebre racconto di Kipling, «Il libro della Giungla», la polizia indiana ha scoperto nella foresta dell’Uttar Pradesh una bambina di circa otto anni che è stata allevata dalle scimmie, con cui viveva

Foto: Shutterstock

Il romanzo di Kipling, ‘Il libro della Giungla’ racconta del piccolo Mowgli cresciuto nella foresta indiana e allevato dagli animali che la abitano. Un racconto ‘di fantasia’ che tuttavia è stato nel tempo reso reale da diversi ritrovamenti di bambini cresciuti in mezzo agli animali: dai lupi alle scimmie. Quest’ultimo è il caso di una bimba dell’età apparente di otto anni che è stata trovata nella giungla dell’Uttar Pradesh in India dalla polizia.

Proprio come Mowgli
Non si sa come né da quando, la bambina ritrovata viveva allo stato selvatico in mezzo a un branco di scimmie. Deve essere cresciuta così, in mezzo agli animali della giungla. E l’ufficiale di polizia che l’ha intravista, con suo stupore, correre nuda in mezzo alle scimmie non era sicuro di quello di cui era stato testimone.

Come una di famiglia
L’agenzia di stampa Ani e il Times of India che hanno riportato la notizia, riferiscono che quando il vice-ispettore Suresh Yadav si è avvicinato per capire cosa stesse accadendo tra gli animali, le scimmie che avevano fatto cerchio intorno alla bambina hanno cercato di difenderla, emettendo grida nel tentativo di scoraggiare l’intruso umano – mostrando di considerare la bimba come una di ‘famiglia’ o, meglio, del branco.

Riportata alla «civiltà»
Dopo diversi tentativi, alla fine Yadav è riuscito ad avvicinarsi alla piccola e a prenderla con sé. Poi l’ha portata all’ospedale della zona dove i medici si sono presi cura di lei. In una conferenza stampa il dottor D.K. Singh, direttore dell’ospedale ha dichiarato che la bambina ha gli stessi comportamenti di un animale a quattro zampe: mangia direttamente con la bocca, senza usare le mani; cammina aiutandosi anche con le braccia (come le scimmie); non parla ma emette suoni gutturali e non comprende la lingua parlata dagli uomini. «Dopo settimane di cura, la sua salute è migliorata, e la sua posizione è prevalentemente eretta, anche se continua a voler fuggire ogni volta che vede un essere umano», ha concluso il dottor Singh. Starà davvero meglio adesso?