19 marzo 2024
Aggiornato 14:30
Cronaca

Una donna partorisce un bambino senza occhi

Nascere senza occhi. È accaduto a un bambino nato da una donna il 20 settembre in Cina affetto da Anoftalmia, ovvero la mancanza degli occhi nella cavità oculare. La madre ne è rimasta sconvolta

Un neonato nasce senza occhi, o anoftalmia
Un neonato nasce senza occhi, o anoftalmia Foto: Shutterstock

CINA – Il piccolo nato dalla signora Liu Peihua è senza occhi. È uno dei 100mila neonati che nascono con la cosiddetta Anoftalmia, ovvero la mancanza degli occhi all’interno dell’orbita. Ora, la mamma sconvolta dalla scoperta è alla disperata ricerca a Guangzhou (Cina) di un trattamento specialistico per il figlio che possa in qualche modo donarle la vista.

Senza occhi
La stampa cinese ha già battezzato con l’appellativo ‘senza occhi’ il piccolo sfortunato neonato. La scoperta da parte dei genitori pare sia stata un fulmine a ciel sereno poiché al nascituro non era stata diagnosticata la condizione prima della nascita. Secondo quanto raccontato dalla mamma, il bimbo, a parte grave problema della vista, piange per la fame e si comporta come qualsiasi altro bambino normale. In ogni caso, la famiglia si è rivolta a diverse associazioni che si occupano della condizione per avere una speranza per il futuro del proprio bambino.

L’Anoftalmia
Letteralmente, anoftalmia significa assenza dell’occhio. È una malattia congenita, e il bambino può nasce senza tutti e due gli occhi o senza uno solo. La cavità oculare, o orbita, si presenta vuota. Le palpebre in genere ci sono e, per fortuna, nascondono il vuoto che vi è dietro. La condizione si sviluppa durante la gravidanza: per questo motivo può essere diagnosticata prima che il bambino nasca. È una malattia rara e a volte è associata ad altri difetti congeniti. Allo stato attuale si ritiene possa essere causata da anomalie cromosomiche o mutazioni genetiche. Oltre a ciò, sono state messe sotto accusa anche l’esposizione a raggi gamma, raggi X e radiazioni in genere, farmaci, pesticidi, sostanze chimiche e persino virus. La condizione è irreversibile, e non esistono trattamenti che possano ridare la vista ai bambini che nascono così. Spesso vengono tuttavia impiantati loro delle protesi oculari per evitare che i tessuti e le ossa dentro e intorno all’orbita non crescano nel modo corretto, andando anche a influire sull’aspetto del viso.