20 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Una rande di Hollywood

Meryl Streep, «troppo brutta» per King Kong

Quando si inizia un'avventura non è mai facile, anche per la sfolgorante carriera di Meryl Streep qualche no c'è stato; ma non ha fatto altro che darle forza

LOS ANGELES – L'inizio della carriera è critico per chiunque; Anche per Meryl Streep. L'attrice, oggi 66 anni e tre Oscar all'attivo, non dimentica i primi provini e uno dei momenti cruciali della sua carriera: quando le dissero che «non era abbastanza» per una parte.

Troppo brutta per King Kong
A ricordare l'episodio è la fanpage di Facebook dell'attrice che riporta l'episodio, abbinandolo a una foto vintage del premio Oscar. Lei poco più che ventenne in metropolitana. «In questa foto torno dal provino per King Kong dove mi era stato detto che ero troppo brutta per la parte – si legge sul profilo social - Per me quello è stato un momento davvero determinante». E ancora: «Quel semplice commento sprezzante avrebbe potuto far deragliare i miei sogni di diventare un'attrice o costringermi a tirare su le maniche e credere in me stessa. Ma ho preso un respiro profondo e mi sono detta: Mi spiace che tu pensi che io sia troppo brutta per il tuo film, ma la tua è solo un'opinione in un mare che ne contiene migliaia. E adesso andrò a cercarmi una marea più gentile». Lo scatto e le parole di Meryl sono diventate virali in poche ore.

Le battagli di Meryl
Meryl oggi detiene il record per il maggior numero di nomination agli Oscar: ben 19. Ventinove invece quelle per i Golden Globe. Nonostante i milioni di fan e una carriera costellata da successi, Merlyn continua a combattere ancora oggi. La sua ultima battaglia è tutta per le donne: «Detesto che noi donne siamo costrette a subire le decisioni degli uomini. Siamo escluse da qualsiasi dibattito», ha rivelato di recente a Vanity Fair nei panni dell'attivista inglese Emmeline Pankhurst, «Noi cerchiamo di emanciparci, siamo più numerose degli uomini nelle facoltà di Business e Legge ma poi prendiamo noi le decisioni in questo mondo? No! Ed è ora di dire basta!».