18 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Arte

Torino, a Porta Susa la scultura che celebra Armando Testa

Si intitola Sintesi 59, la scultura nata dal genio di Armando Testa e che a tutti noi ricorda il celebre Punt e Mes. Un ricordo del creativo italiano che ha portato la sua comunicazione nel mondo, guardando al futuro

TORINO - Si intitola Sintesi 59 la monumentale scultura di Armando Testa donata alla città si Torino dallo Studio Testa e dalla famiglia del maestro della comunicazione e della moderna pubblicità italiana.

Un simbolo davanti a Porta Susa
L’opera, collocata davanti alla storica stazione di Porta Susa, è composta da una grande palla sospesa su una mezza sfera d’acciaio nero, ed evoca quello stile e quel gusto capaci di fondere e rielaborare ispirazioni pescate negli universi dell’arte, della moda, del cinema e del design. Nota al grande pubblico per essere stata l’immagine del Punt e Mes ma, in realtà, nata autonomamente come creazione di Testa nel 1959. Marchio inconfondibile che che ha iscritto il nome di Testa nell’Olimpo delle creatività italiana e portato il suo linguaggio e le sue opere all’interno di importanti collezioni museali come il MoMA di New York, lo Stadelijk Museum di Amsterdam e l’Israel Museum di Gerusalemme. Perché, come ha ricordato il figlio Marco, Armando Testa «amava stupire l’occhio, sorprendere il cuore, divertire la mente. E quasi sempre ci riusciva»

Il futuro
L’opera guarda al futuro. Perché nei pressi sorge la nuova stazione ferroviaria ma, soprattutto, perché è l’agenzia pubblicitaria creata da Armando Testa a guardare al futuro. L’azienda, guidata ora dal figlio, ha aperto nel tempo sedi a Milano, Roma ed ora a Los Angeles, «ma il cuore pulsante - assicura il figlio del fondatore - è rimasto a Torino». Non a caso la pubblicità del Punt e Mes utilizzava il piemontese come veicolo di trasmissione di un’emozione. Perché Armando era torinese e si sentiva strettamente legato alla sua città. Dove ora lavorano 250 addetti su un totale di oltre 400.