Seymour Hoffman, dopo la morte neanche un dollaro ai figli
Il celebre attore, morto lo scorso febbraio per overdose, aveva deciso di non lasciare nulla ai figli ma di far amministrare il patrimonio alla compagna. Peccato che il fisco si sia preso tutto
NEW YORK - Una brutta storia che non trova fine quella di Philip Seymour Hoffman. L'attore, trovato morto nel suo appartamento di New York lo scorso febbraio dopo un overdose a soli 46 anni, ha anche mandato in fumo il suo enorme patrimonio. Pare infatti che il Premio Oscar, prima di morire, avesse deciso di non lasciare ai suoi tre figli neanche un centesimo dei 35 milioni di dollari posseduti.
NIENTE VIZI - Il motivo? Non li voleva viziare. Inoltre, aveva disposto che Cooper, Tallulah e Wilda crescessero a New York, Chicago o San Francisco per essere esposti agli stimoli culturali di queste città, nella speranza che maturassero passioni da trasformare in lavoro. Insomma, basta coi bamboccioni figli di papà. Un'idea che piace sempre di più alle star (proprio qualche settimana fa anche Sting ha fatto sapere che non lascerà nulla in eredità ai figli), ma che in questo caso ha portato male.
IL FISCO SI INTASCA 15 MLN - In realtà Hoffman aveva stabilito che i soldi andassero alla madre dei suoi bambini, Marianne, nella certezza che lei si sarebbe occupata di loro al meglio. Il punto però è cosa dice il fisco. L’attore non era sposato con la sua compagna, e stando alla legge americana in questo caso tutti i beni e i soldi trasferiti a lei verranno sottoposti alla più alta aliquota della tassa di successione. In sostanza, 15 dei suoi 35 milioni finiranno nelle tasche dello Stato. Per evitarlo l'attore avrebbe potuto creare un trust fund intitolato ai figli, come gli aveva proposto il commercialista, oppure sposare Marianne. Peccato che abbia dovuto pagare così cara la sua allergia al matrimonio.