26 aprile 2025
Aggiornato 19:30
Torino

«Sono stata investita da un furgone»: giovane si sveglia dal coma e incastra l'uomo che ha provato a ucciderla

La ragazza, una giovane albanese, è stata investita da un furgone che dopo averla colpita le è passato sopra più volte. Immediato l'intervento della Squadra Mobile

TORINO - «Sono stata investita da un furgone con targa rumena». Sono queste le parole di K.B., ragazza albanese svegliatasi dal coma dopo esser stata travolta e investita da un furgone in contromano, alle 04:00 del mattino del 27 luglio. La donna, dopo esser stata trasportata e ricoverata al Cto, quando si è svegliata ha rivelato alcuni dettagli del misterioso incidente al personale della Squadra Mobile, riuscendo così a incastrare l'autore del tentato omicidio: si tratta di Demir E.C., classe 1995, rumeno.

L'EPISODIO - Il tentato omicidio risale alle 04:00 della notte di venerdì 27 luglio: la donna è stata avvicinata da un furgone con targa rumena che, contromano, l'ha investita in via via Foà e l'ha colpita violentemente. Dopo aver investito la giovane, l'autore del tentato omicidio le è passato più volte sopra procurandole gravissime lesioni (traumi e fratture multiple guaribili in tre mesi).

LE INDAGINI - Le immediate indagini hanno permesso di individuare il furgone, un Nissan modello Primastar, sebbene dello stesso fosse nota unicamente la prima e, con margini di dubbio, la seconda lettera di targa.  Il mezzo è risultato intestato ad un cittadino rumeno che ne aveva denunciato il furto presso il Commissariato di P.S. «Barriera Nizza» il 27 luglio precedente, e che, stranamente, lo aveva rinvenuto nella città di Padova lo stesso giorno. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso come subito dopo l’investimento, il mezzo si fosse diretto in direzione esterno città e che si fosse poi effettivamente fermato a Padova.

SISTEMA SARI - Dall’esame dei tabulati telefonici e dall’analisi dei profili Facebook dei vari nominativi emersi, sono stati inoltre ricostruiti i diversi contatti intercorsi tra il Demir e i connazionali con i quali aveva trascorso parte della serata precedente, tutti identificati e sentiti in qualità di persone informate sui fatti. L’identificazione del DEMIR è stata possibile anche grazie al sistema SARI (SISTEMA AUTOMATICO RICONOSCIMENTO IMMAGINI) della Polizia Scientifica che ha consentito di riconoscere due fotografie postate sul profilo Facebook dell’autore, ricavandone come risultato il nominativo e l’immagine di Demir E. C. nato in Romania nel 1995, fornendo una compatibilità del 100%.