23 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Libreria

La storica libreria Comunardi diventa un supermercato: i torinesi non ci stanno e parte la petizione 

Il destino della libreria politica è stato preso molto a cuore dai torinesi che, in poco più di una settimana, hanno raccolto oltre 10mila firme

TORINO - Tanti, parlando di testi politici, la considerano un punto di riferimento insostituibile in città. Stiamo parlando della libreria Comunardi di via Bogino 2 che, alla fine di settembre, rischia di essere trasformata in un supermercato. Oltre alla qualità della sua offerta libraria (ospita da 44.000 a 46.000 titoli), la Comunardi vanta anche un titolo di anzianità: chiusa la libreria Cortina di via Ormea infatti, risulta essere a oggi la libreria più antica di Torino. 

LIBRERIA - Nonostante gli oltre trent'anni di attività, il futuro della libreria di via Bogino appare alquanto scuro. La società Crab Holding S.p.a. proprietaria dei muri ha notificato lo sfratto per il 30 settembre, privilegiando la costruzione di un supermercato. I torinesi però non ci stanno e hanno fatto partire una petizione che sta facendo rapidamente il giro del web. Paolo Borsi, proprietario della Comunardi rende not l'intenzione di proporre (con l'aiuto di alcuni amici) una controfferta alla società per acquistare i locali.

PETIZIONE - «Siamo cittadini e cittadine che si oppongono all'omologazione commerciale che dilaga nel centro storico di Torino» recita così la petizione lanciata su change.org per chiedere alla società di vendere l'intera proprietà immobiliare alla libreria Comunardi. L'offerta di acquisto si aggirerebbe intorno ai 700 mila euro. Il destino della libreria politica è stato preso molto a cuore dai torinesi che, in poco più di una settimana, hanno raccolto oltre 10mila firme.