2 maggio 2024
Aggiornato 18:00
In Piemonte

Fermato un 19enne per terrorismo: «Ai miscredenti saranno destinati giorni neri»

Le indagini dei carabinieri hanno portato a un nuovo fermo, dopo quello avvenuto a Torino negli scorsi giorni. Il fermo è avvenuto quando sono spuntati indizi che lasciavo intendere un’entrata in azione

FOSSANO - Dopo l’arresto di qualche giorno fa avvenuto a Torino, questa mattina i carabinieri del Comando provinciale di Cuneo ha fermato un diciannovenne residente a Fossano, nei confronti del quale si procede per il delitto di istigazione a delinquere aggravata dalle finalità del terrorismo e partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo internazionale. Accuse gravissime che arrivano al termine di un’attività d’indagine che ha consentito ai militari dell’Arma di accertare la presenza di numerosi account sui social network appartenenti al giovane con cui ha propugnato, rilanciandola, un’intensa propaganda jihadista inneggiante al martirio, alla ricompensa che Dio concederà alla comunità dei musulmani impegnati nel jihad, alla punizione che la stessa riserverà ai miscredenti, esaltando le gesta, il valore ed il coraggio dei combattenti in nome di Allah.

FRASI SHOCK - Sui diversi social (Facebook, Twitter, Instagram, …) il diciannovenne scriveva e inneggiava. Tra le frasi più significative censite su alcuni dei suoi canali Facebook, in particolare, meritano di essere richiamati i riferimenti alla morte nella concezione dello shahid, per il quale: «…E’ deprimente morire di vecchiaia…» e quello al destino che la divinità ha in serbo per coloro che non credono nella parola di Allah: «…Ai miscredenti saranno destinati giorni neri che faranno imbiancare i capelli ai bambini…» impegnati a «…toglierci la luce senza sapere che siamo l’oscurità…».

ISLAMISTA FILO-TERRORISTA - Da quanto emerso durante le indagini i carabinieri non hanno avuto dubbi circa l’adesione dell’indagato alle tesi della narrativa islamista filo-terrorista, ipotesi testimoniata dalla recente individuazione di un ulteriore profilo Facebook (reso anonimo nelle indicazioni personali e delocalizzato nei riferimenti geografici che contiene), collegato direttamente a blog e comunity Facebook intrise di retorica jihadista.

L’ARRESTATO - H.I. è stato definito come un «esempio di scuola» del cosiddetto «terrorismo homegrown», una minaccia estremamente insidiosa e complicata da contrastare perché si origina, prende forma e si sviluppa tra le pareti di casa, dove il soggetto si avvicina alle tesi del terrorismo, ne rimane affascinato e aderisce al programma dell’organizzazione di riferimento ponendo in atto condotte funzionali all’attuazione del programma criminale della stessa struttura. Nel caso del giovane residente nel cuneese, i carabinieri hanno notato un’escalation della radicalizzazione a febbraio di quest’anno quando, ad esempio, il giovane ha cambiato nome e ha iniziato a navigare (perlopiù in orario notturno) su siti contenenti materiale di propaganda direttamente riferibile al Daesh, ma anche attraverso l’assunzione di comportamenti emulatori della gestualità tipica dei mujaheddin. Emblematiche ed estremamente preoccupanti, in tal senso, sono state le immagini acquisite direttamente all’interno dell’abitazione del giovane in cui assumeva le gestualità tipiche dei miliziani-terroristi del Daesh, di cui visionava i filmati.

GLI ULTIMI GIORNI - Negli ultimi giorni l’adesione alle tesi del terrorismo si è fatta ancora più esplicita allorquando, su uno dei profili riconducibili al giovane, è stata postata quale «immagine di sfondo» la foto suggestiva di un Corano esposto alla luce di un cielo stellato su una distesa di sabbia, contenente un riferimento diretto al Daesh. Negli stessi frangenti veniva modificato anche lo «stato» del profilo attraverso l’implementazione di una frase evocativa della protezione di Dio e della buona sorte nell’accingersi ad affrontare una nuova sfida.