Matteo Penna torna a casa dopo l'incidente: «Ho un grande buio»
Non ha recuperato del tutto l'utilizzo della gamba sinistra e riporta un'ingessatura al braccio dopo un recente intervento, e dovrà proseguire la fisioterapia
TORINO - Torna a casa Matteo Penna, il ventinovenne coinvolto, lo scorso luglio, in un incidente stradale in cui ha perso la vita la giovanissima fidanzata Elisa Ferrero. Il ragazzo è stato dimesso dal reparto di Neuroriabilitazione dell'Unità Spinale del Cto, diretto dal dottor Maurizio Beatrici. Non ha recuperato del tutto l'utilizzo della gamba sinistra e riporta un'ingessatura al braccio dopo un recente intervento, e dovrà proseguire la fisioterapia.
INCIDENTE - Penna era in moto con la fidanzata quando è stato investito, a Condove, dal furgone guidato da Maurizio De Giulio, 51 anni, ora in carcere per omicidio. La ragazza è morta sul colpo e il fidanzato ne è stato informato soltanto dopo alcune settimane, quando è uscito dal coma. «Ho un grande buio», racconta a chi gli sta vicino Penna, che soffre di un deficit mnesico-attentivo in via di recupero. «Sono contento di tornare a casa, così i miei genitori non saranno più costretti a fare avanti e indietro dall'ospedale. Ma non sarà facile».