25 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Sala Rossa

Rivoluzione in Giunta, la minoranza contro Appendino: «Che competenze ha il neo assessore?»

Sfiduciata Stefania Giannuzzi, il nuovo assessore all’Ambiente è Alberto Unia che lascia il ruolo di capogruppo del Movimento 5 Stelle. Sul banco degli imputati anche il rapporto tra la sindaca e Paolo Giordana, capo di gabinetto: «Relazione di assoluta patologia»

TORINO - Ore calde in Sala Rossa. Chiara Appendino ha spiegato ai consiglieri comunali il «rimpasto della Giunta», il primo di un’amministrazione pentastellata che tra pochi giorni compirà un anno esatto dal giorno dell’insediamento. Come vi avevamo anticipato, l’assessora all’Ambiente Stefania Giannuzzi, sfiduciata da Appendino, lascia il suo posto ad Alberto Unia, sino ad ora capogruppo del Movimento 5 Stelle. Un passaggio di testimone che è il simbolo di tanti cambiamenti e che ha inevitabilmente scatenato la reazione delle minoranze, unite nel criticare le scelte della sindaca e i rapporti tra Giunta, consiglieri e staffisti.

Appendino e Giordana, un rapporto finito nel bersaglio della minoranza
Il rapporto finito nel bersaglio della minoranza è quello tra Chiara Appendino e Paolo Giordana, capo di gabinetto definito dal sistema Torino il «sindaco occulto» per il ruolo importante che ha assunto nelle dinamiche di Palazzo Civico, a prescindere dai ruoli realmente conferitigli. Stefano Lo Russo, capogruppo del PD attacca: «Il problema di fondo è del ruolo politico che Paolo Giordana svolge da inizio mandato. Per essere molto chiari: la relazione tra Appendino e il capo gabinetto è di assoluta patologia. Un capo di gabinetto non svolge questo ruolo. In questo primo anno vostra relazione anomala e abnorme. Giordana faccia il suo, quello per cui è pagato.» Una posizione condivisa da Alberto Morano: «Ho mail in cui Giordana comunica al direttore finanziario come redigere il bilancio. Si è perso il senso della realtà, dei ruoli e delle funzioni»

Minoranza su Unia: "Assessore, ma con quale competenze?"
La giornata di oggi, come detto, sancisce ufficialmente il cambio di ruolo di Alberto Unia da capogruppo del Movimento 5 Stelle ad assessore all’Ambiente. Tra auguri sinceri e ironia, non tutti hanno capito la scelta di Appendino. «Diamo il benvenuto al primo assessore politico del Movimento 5 Stelle. Unia non è esperto di ambiente, almeno dal punto di vista curriculare» è il commento di Lo Russo. Ancora più diretto Morano, che avanza dubbi sulle competenze del neo assessore: «Unia abbiamo imparato ad apprezzarlo per il rigore e la serietà con cui ha gestito il ruolo di capogruppo, ma che competenze ha sul tema dell’ambiente. Perché non avete nominato Mensio?». Effettivamente i curriculum di Mensio e di Unia non possono essere paragonati a livello di competenze. Da una parte, il neo assessore esperto in marketing e servizi web ed editoria, dall’altra un consigliere oggi presidente della Commissione Ambiente con esperienza in Regione. Appendino, che inizialmente aveva deciso di affidare la scelta degli assessori a bandi e competenze, ora sembra aver intrapreso un’altra via: quella della politica. Anche Silvio Magliano, capogruppo dei Moderati, la pensa così: «Quell’incarico era stato assegnato a Giannuzzi per provata professionalità, la scelta di Appendino fu questa. Tecnici e non politici». Unia, all’ultimo discorso da capogruppo, sceglie il basso profilo: «Ringrazio la sindaca, la Giunta e il gruppo consigliare. Spero di essere all’altezza, lo dimostreranno i fatti. Il tempo mi darà ragione o meno. E’ inutile che cerchiate di fare il giochetto di dividere Giunta e consiglieri, non funziona».