Zoom scopre un nuovo mondo: inaugurata l’area dedicata alla Mongolia
Un’area di 2500 mq, tre Yurte arredate e gli animali tipici come cammelli e yak: ecco cosa troveranno i visitatori al Bioparco Zoom
TORINO - La Mongolia alle porte di Torino: prima grande novità della stagione a Zoom Torino. E’ stata inaugurata l’area dedicata alla Mongolia, uno spazio di 2500 mq circa, con tre case tipiche (Yurte), animali e un ambiente tipico degli allevatori nomadi che abitano uno dei luoghi più remoti e affascinanti del mondo.
Gli animali presenti nell’area della Mongolia
Due le specie animali presenti all’interno dell’area: parliamo del cammello bactriano e dello yak della steppa. Il primo vive in gruppi, è molto diffuso nell’Asia centrale ed è utilizzato per la carne, il grasso, il latte, la lana e ovviamente come animale da trasporto. E’ un animale in grado di sopportare un’escursione termica da - 30° a + 50° e può rimanere senza bere e mangiare per diversi giorni, grazie al grasso presente nelle gobbe. Può camminare fino a 34 ore consecutive e sopporta anche 450 kg. Lo Yak della steppa è caratterizzato da un pelo lungo e folto, per sopravvivere alle temperature rigide ma sopporta molto bene anche il caldo. E’ l’unico animale che riesce a lavorare sopra i 6000 metri. Durante la stagione degli amori, gli scontri tra maschi avvengono con fortissime testate. Lo yak selvatico è considerato in pericolo con solo 10.000 individui stimati in natura.
Le 3 Yurta: Popolo, Gusto, Musica e nomadismo
Ogni Yurta indaga un aspetto diverso per comprendere abitudini, gesti e usanze dell’affascinante popolo mongolo. Dalla sacralità con le quali sono divise e posizionate le zone interne delle abitazioni, provando ad immaginare di essere un nomade della Mongolia che riesce a sopportare il rigidissimo inverno (fino a -50° sotto zero) e le caldissime estati (fino ai 45°) mettendo sempre al primo posto il benessere delle mandrie di cavalli, yak e cammelli, all’approfondimento sui cibi base dei nomadi, prodotti in totale autosufficienza. Dalla musica, scoprendo come il loro canto, «un tipo unico al mondo», sia a volte l’unica compagna di lunghi tragitti da percorre per seguire l’antico rituale degli spostamenti dove non si incontra nessuno per centinaia e centinaia di chilometri, alle immutate tradizioni secolari di un popolo nomade.
L’esperienza: vivere le Yurte con il loro popolo
Tutti i weekend di maggio e il ponte del 2 giugno, i visitatori potranno assaporare l’emozione di vivere insieme al popolo mongolo una giornata tipica fuori e dentro le Yurta. La donna della Yurta accoglierà, ad esempio, i visitatori tenendo tra i palmi delle mani il khadak azzurro, una fascia di stoffa in seta che si offre in segno di rispetto ed amicizia, e offrirà il sutee-cià, una bevanda tipica costituita da latte, tè e sale, l’uomo farà scoprire rituali del popolo e insegnerà a costruire un ovoo, fatto di pietre rispettando le antiche tradizioni sciamaniche. Le attività si svolgono tutti i weekend di maggio e sono incluse nel biglietto d’ingresso al parco.