Torino scende in piazza per dire sì all’erba: sabato la «Cannabis Parade»
I manifestanti si ritroveranno sabato 29 aprile in piazza Vittorio, alle ore 15:00. Alla «Cannabis Parade», organizzata dal Csoa Gabrio, dovrebbero partecipare anche alcuni consiglieri del Movimento 5 Stelle
TORINO - Torino scende in piazza per «dire sì» alla cannabis. Al motto di «riorganizziamoci ed alziamo la testa» saranno migliaia le persone che sabato 29 aprile, a partire dalle ore 15:00, prenderanno parte alla «Cannabis Parade», una vera e propria parata antiproibizionista. L’obiettivo? Far sentire la voce di chi vuole legalizzare la cannabis.
Cittadinanza e politica, sempre più persone dicono «sì» alla cannabis
Alla parata, organizzata dal Csoa Gabrio, aderiranno sedici carri di diverse realtà torinesi. Prevista anche la partecipazione di alcuni consiglieri del Movimento 5 Stelle tra cui Maura Paoli, che da tempo si batte in favore della legalizzazione e dell’autoproduzione. E’ probabile che, complici anche le ottime previsioni meteo, aderiscano alla parata migliaia di persone. Se i cittadini si mobilitano dal basso, qualcosa sembra essere cambiato anche nel mondo della politica e della giustizia: un mese e mezzo fa, era stato il sostituto procuratore Padalino a invocare la legalizzazione della cannabis, mentre a ottobre era stata Chiara Appendino stessa a firmare la proposta di legge per la legalizzazione della stessa. Insomma, un movimento che con il passare del tempo sembra ottenere sempre più riscontri positivi.
Le ragioni della manifestazione sono spiegate in 8 punti
- Autoproduzione per contrastare e sconfiggere mafie e narcotraffico
- Per fare sentire la voce di chi non vuole più subire il ricatto dell’inganno proibizionista
- Contro lo strapotere delle mafie che esistono proprio grazie al narcotraffico
- Per riaffermare il diritto di autodeterminare i nostri corpi e le nostre vite
- Contro leggi liberticide che quotidianamente uccidono, arrestano e controllano
- Per riappropriarci della coltivazione della cannabis, storica pianta nostrana
- Contro politicanti e speculatori che vorrebbero farci un business
- Per una spinta radicale dal basso contro l’indifferenza della politica istituzionale ormai orientata unicamente ai profitti