1 settembre 2025
Aggiornato 21:30
Guardia di finanza

Finto argento venduto a Torino e Grugliasco, 29 venditori denunciati per frode in commercio

La guardia di finanza ha sequestrato dieci tonnellate di argento falso per un valore totale di 3 milioni di euro. La «filiera» produttiva era interamente di matrice cinese e nord africana e commercializzava i prodotti sul territorio da anni

TORINO - Erano etichettati come se fossero d’argento, ma invece del prezioso metallo non c’era traccia. Per questo motivo la guardia di finanza, al termine di accurate indagini che dal capoluogo piemontese li ha portati prima in provincia e poi nel milanese, ha denunciato 29 persone per frode in commercio e vendita di prodotti con indicazioni di qualità, di origine o provenienza false e sequestrato dieci tonnellate di articoli (circa 60mila unità) per un valore totale di 3 milioni di euro.

Portafoto e arredi di lusso d’argento  
Tra le cose maggiormente rinvenute tra quello che è stato posso sotto sequestro dalla guardia di finanza ci sono portafoto e arredo di lusso. La maggior parte della merce aveva il cartellino «made in Italy», ma in realtà veniva importato dal Belgio, dalla Svizzera o dalla Cina. Buona parte degli articoli sono finiti anche all’interno di noti locali etnici siti nella zona del «Quadrilatero» torinese. Grazie agi esami effettuati dal Laboratorio Chimico dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Torino è stato possibile accertare che gli articoli erano di fatto composti da Ferro, Rame o addirittura da leghe assai meno nobili. Dell’argento, comunque, non ne è risultata traccia.

Pietre semi dure «preziose»
Nel corso delle attività i finanzieri hanno inoltre sequestrato migliaia di monili, collane e braccialetti composti da pietre dure semi-preziose spacciate per «Turchese», «Perle» o «Quarzo Ialino», quest’ultimo noto perché molto utilizzato nella pratica della «Cristalloterapia». Alla fine queste si sono dimostrate essere pietre di fiume verniciate, ovvero plastica o residui della fusione del vetro.

Da Torino a Milano
L’attività, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino – Pool Tutela del Consumatore, ha consentito di ricostruire l’intera filiera distributiva di falso argento interamente radicata tra il Piemonte e la Lombardia. Le perquisizioni e i sequestri, come detto, sono partiti da Torino città, per poi estendersi in provincia e in particolare a Grugliasco, La Loggia, Settimo Torinese, Rivarolo Canavese, Cuorgnè, Montalto Dora, Burolo, San Mauro Torinese, per poi coinvolgere Melegnano (MB) e San Giuliano Milanese (MB).