30 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Scienza

Nuovi orizzonti nella medicina rigenerativa, la svolta arriva dai delfini

Nuovi studi dimostrerebbero che le capacità rigenerative del cervello umano sono legate all'olfatto. La ricerca arriva dall'Università degli studi di Torino

TORINO - Ci sono voluti quattro anni e 12mila fettine di cervello di delfino per arrivare a dimostrare che la capacità riproduttiva dei neuroni del cervello umano è legata alla capacità olfattiva. Questo è quanto si evince da uno studio pubblicato sulla rivista Brain Structure & Function, condotto dagli scienziati dell'Università di Torino del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi. Si tratta tuttavia solo di un punto di partenza nel lungo e impegnativo percorso di ricerca che riguarda la rigenerazioni delle cellule cerebrali.

Perchè i delfini?
Forse non tutti sanno che nei delfini è completamente assente il senso dell'olfatto, perduto oltre 40milioni di anni fa e sostituito con un sistema di eco localizzazone. Allo stesso modo nell'uomo, il senso che permette di riconoscere gli odori è diventato con il passare delle stagioni, sempre meno rilevante ai fini della sopravvivenza. Partendo da questi presupposti, il gruppo di ricercatori, coordinati da Luca Bonfanti, hanno condotto esperimenti su 10 delfini (neonati e adulti), dimostrando che l’assenza di neurogenesi in età adulta nei delfini è legata  all’esistenza della funzione olfattiva. La persistenza di un residuo della regione originari (l’antenato dei delfini attuali era un mammifero terrestre anch’esso dotato di olfatto, poi passato all’ambiente acquatico) indica una progressiva perdita delle capacità neurogeniche nel corso dell’evoluzione, confermando la tendenza ipotizzata nell’uomo.