25 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Cronaca

Agitazione al Museo del Cinema: «A rischio il patrimonio culturale di Torino»

Lettera aperta alla sindaca di Torino dai lavoratori del Museo del Cinema in merito ai tagli previsti nel bilancio 2017

TORINO - I lavoratori del Museo Nazionale del Cinema di Torino sono preoccupati, e non poco. I tagli al bilancio previsti per il 2017 hanno colpito inesorabilmente anche loro che rispondono con una lettera rivolta alla prima cittadina. «Il Museo Nazionale del Cinema è uno dei musei più importanti al mondo», attaccano, «e la coda di visitatori davanti alla Mole è diventata uno dei simboli della vocazione turistica di questa città».

Parlano i lavoratori del Museo del Cinema
I visitatori alla Mole Antonelliana, solo nel 2016, sono stati circa 690.000 a cui si aggiungono le presenze registrate al Cinema Massimo durante la propria peculiare attività e durante i tre festival. Il valore del Museo Nazionale del Cinema è innegabile ed è il frutto del lavoro di 77 persone disposte sulle varie realtà della rete museale. «Questi lavoratori», si legge nella lettera, «consentono con il loro lavoro quotidiano non solo la conservazione, la cura e la gestione delle collezioni del Museo, ma  anche la realizzazione di allestimenti, mostre, eventi, laboratori, restauri, rassegne cinematografiche, convegni e conferenze, nelle sedi principali del Museo, in scuole, ospedali, periferie e luoghi di disagio permettendo così alla Settima Arte di diffondersi e raggiungere anche quelle persone che altrimenti non ne potrebbero fruire». I tagli, se confermati, metterebbero a repentaglio il proseguimento delle numerose attività del museo e di conseguenza, la quotidianità delle persone che gravitano attorno a questo mondo.